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L’Inps vi ha blastato? Open risponde alle vostre domande sul Reddito di cittadinanza

A cosa serve il Pin, e come si fa a riceverlo? Perché non tutti riceveranno 780 euro di sussidio mensile? Si può richiedere il Rdc se si percepisce il Rei? Open ha cercato di risolvere alcune delle questioni che sembrano preoccupare un gran numero di richiedenti del sussidio

Dal 6 marzo 2019 è possibile fare richiesta per il Reddito di cittadinanza. A gestire le richieste, le verifichee le emissioni dei finanziamenti è l'Inps, l'Istituto nazionale della previdenza sociale. Durante la giornata del 18 aprile, il social media manager della pagina "Inps per la Famiglia" ha deciso di prendere un'iniziativa particolare contro chi, confuso dalla burocrazia del nuovo provvedimento, non è riuscito a farsi un'idea chiara dei requisiti e dei funzionamenti della carta del Rdc.

Con una serie di commenti tra l'ironico e il polemico, ha provocato le reazioni dei lettori e dei richiedenti:non tutti l'hanno presa con filosofia. Dopo il clamore di questi giorni e dopo il passo indietro dell'Istituto(che ha "scomunicato" il proprio Smm), è arrivato il momento di spostare nuovamente il focus della questionee rispondere realmente ai dubbi di chi ha presentato domanda.

Perché ho richiesto il Reddito di cittadinanza a inizio marzo e non ho ancora ricevuto risposta?

Non esistono delle scadenze mensili per la presentazione della richiesta di Reddito di cittadinanzaonline (alle Poste e ai Caf, invece, vanno consegnate nei primi 5 giorni del mese). Al contrario, per quanto riguarda l'arrivo dellerisposte, i tempi sono ben scanditi.

L'esito della richiesta arriva a partire dal 15 del mese successivo a quello in cui si è fatta domanda. Chi ha presentato domanda nei primi giorni di marzo, ad esempio, dovrà attendere gli ultimi giorni del mese di aprile per conoscere il responso. E così, chi l'ha presentata ad aprile, dovrà attendere il mese di maggio per ricevere il responsoa cui seguirà l'accredito.

Ad allungare i tempi c'è anche il fatto che l'Inps, l'ente che si prende carico della gestione degli accrediti sulla carta, impiega in media 20 giorni per acquisire la richiesta. Solo a partire da quel momento si avviano le pratiche di verifica dei requisiti.

Quanto tempo passa prima di poter ritirare la carta in posta?

Non c'è una tempistica prestabilita. Anche in questo caso, bisognaattendere la trafila necessaria per la verifica dei requisiti da parte dell'Inps.

A cosa serve il Pin?

Sulla pagina di "Inps per la Famiglia" si legge: «Chi ha ricevuto sms e/o mail da Inps con accettazione della sua domanda può verificare l'importo negli esiti della sezione Reddito di cittadinanza dei servizi online Inps accedendo con Pindispositivo o Spid da questo link».

Lo Spid è il codice con cui tutti i cittadini possono accedere ai servizi online della pubblica amministrazione ed è promosso dal Governo per facilitare l'accesso ai portali online. Il Pin invece serve nello specifico per accedere ai servizi online dell'Inps riservati al cittadino.

Come si fa ad averlo?

Per richiedere lo Spidbisogna rivolgersi ad uno dei tanti Identity Provider autorizzati. Per la richiesta bisognaavere:un indirizzo e-mail; il numero di linea mobile; un documento di identità valido (Carta di identità, passaporto, patente, permesso di soggiorno); la tua tessera sanitaria con il codice fiscale.

Per richiedere il Pin invece è sufficiente seguire gli step sul sito dell'Inps fornendo sempre il codice fiscale. Questo Pin serve per controllare l'importo del proprio reddito di cittadinanza e non è da confondere con il Pin della carta che verrà fornito da Poste italiane al momento del ritiro della card e che serve per i pagamenti.

Perché non tutti riceveranno 780 euro di sussidio?

Il Reddito di cittadinanza non è una quota mensile fissa, ma un sussidio che varia in base al reddito di chi presenta la domanda. Come si legge sul documento ufficiale per la domanda, pubblicato sul sito dell'Inps, l'importo complessivo è dato dalla somma di due quote:

  • la prima (la quota A) è destinata a integrare il reddito della famiglia. I calcoli degli importi totali sono fatti sulla base della scala di equivalenza che regola la divisione in fasce dei nuclei familiari o dei singoli in base all'Isee. In altre parole, a un determinato valore Iseecorrisponderà un determinato parametro della scala, che dovrà essere moltiplicato per la quota fissa di 6.000 euro.
  • la seconda (la quota B), è un contributo destinato al pagamento dell'affitto o del mutuo. Anche in questo caso, l'importo varia di caso in caso, fino a un massimo di 3.360 euro annui.

L'Isee, dunque, è l'indicatore fondamentale per capire quanto spetta realmente a ogni nucleo/singoloche richiede il sussidio. In ogni caso, per presentare la domanda è necessario rimanere al di sotto dei 9.360 euro Iseeannui.

Per quanto riguarda l'importo annuo massimo, potrà arrivare fino a 9.360 euro per un singolo individuo, e fino a 15.960 euro per le famiglie numerose. L'importo minimo, invece, sarà di almeno 480 euro annui.

Per chi fosse interessato ad approfondire, le informazioni si possono trovare all'interno del "decretone" (ddl 4/2019), la legge sul Reddito di cittadinanza e Quota 100 approvata dal Senato lo scorso 28 gennaio.

Si può sapere in anticipo a quanto ammonterà il Reddito di cittadinanza?

Sì, certamente.Come anticipato, l'importo esatto del sussidio è il risultato di un calcolo ben preciso. Per saperlo prima di fare richiesta, basta dotarsi di tutte le informazione necessarie e di un po' di pazienza.

Cosa vuol dire cheil RdC-Com è in attesa?

Significa che i moduli consegnati integrativamente alla domanda per il Reddito di cittadinanza sono in attesa di essere esaminati dall'Inps. Il modulo Rdc-Com serve per comunicare all'Inps un'attività lavorativa che non è rilevabile dalla dichiarazione Isee.

Ricordiamo che il modello Rdc-Com deve essere comunicato entro 30 giorni dalla presentazione della domanda di Rdc, o nei centri di assistenza fiscale o tramite la procedura online sul sito www.redditodicittadinanza.gov.it

Che fine farà il Rei?

Con l'arrivo del Reddito di cittadinanza, le richieste per il Reddito d'Inclusione (Rei) sono state interrotte. Benché dal 6 marzo 2019 non sia più possibile presentare una domanda per ricevere il vecchio sussidio, chiunque abbia presentato la domanda per il Rei prima del 28 febbraio 2019 può stare tranquillo. Chi è ancora in attesa del primo versamento Rei o della consegna stessa della carta, la misura rimane pienamente funzionante per tutta la durata prevista inizialmente.

Nulla vieta a chi percepisce il Rei di presentare domanda per il nuovo Reddito di cittadinanza. I due benefici, però, non possono essere percepiti insieme, e l'uno escluderà l'altro. In più, non si può contare su un passaggio automatico dal Rei al Rdc: il richiedente dovrà presentare domanda per il Reddito di cittadinanza partendo da zero, e, qualora venisse accolta, il Rei decadrebbe immediatamente.

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