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Effetto Thunberg: gli svedesi si vergognano di prendere l’aereo

23 Aprile 2019 - 22:59 OPEN
 "Flygskam" in svedese significa sentirsi in colpa nel prendere l'aereo. Sono sempre di più coloro che si rifiutano di volare in vacanza ai danni del pianeta 

Si chiama "flygskam" e in svedese significa "vergogna di prendere l'aereo". Questa sorta di senso di colpa è una sensazione del terzo millennio, una vergogna che sempre più svedesi ammettono di provare davanti alla scelta di prendere l'aereo, essendo consapevoli delle importanti emissioni di CO2 che il volo comporta. Per questo motivo, nel paese della giovane attivista per l'ambiente Greta Thunberg, sempre più persone scelgono mezzi di trasporto alternativi all'aereo. 

La stessa giovane ambientalista ha dato l'esempio spostandosi in treno per raggiungere il World economic forum a Davos o la Cop24 a Katowice, in Polonia. I suoi connazionali che, come lei, disertano gli aeroporti, condividono sui social network la loro #flygskam, ma fanno anche dei #trainbrag, "vantarsi di usare il treno".  Il movimento ha preso piede anche in Germania con il nome di "Flugscham" e si è diffuso globalmente con l'hashtag #stayontheground.

L'aereo, il mezzo di trasporto più inquinante

Mentre in Italia il trasporto aereo è in crescita (nel 2017 i passeggeri sono stati 175,4 milioni con un incremento del 6,4% rispetto all’anno precedente), in Svezia il numero di viaggiatori negli aeroporti è calato visibilmente negli ultimi sette mesi. L'anno scorso il tasso dei passeggeri aerei ha toccato il livello più basso da dieci anni anni a questa parte. Lo riporta Bloomberg, citando i dati del gestore di aeroporti Swedavia AB.

D'altro canto, sono stati 32 milioni l'anno scorso a spostarsi lungo la rete ferroviaria pubblica, un record dovuto «al grande interesse per il trasporto eco-friendly». Secondo un sondaggio condotto dal magazine di viaggio svedese Vagabond, il 64% di chi ha scelto di limitare i suoi spostamenti aerei l'anno scorso l'ha fatto per ragioni ambientali. 

Effetto Thunberg: gli svedesi si vergognano di prendere l'aereo foto 1

Enzo Monaco |

La Svezia punta a essere il primo paese neutro in termini di emissioni di carbonio entro il 2045. Ciò significa che lo smaltimento di diossido di carbonio equivarrebbe alla quantità emessa. Secondo l'Agenzia europea dell'ambiente, le emissioni di CO2 per passeggero per chilometro sono 20 volte più alte in aereo che in treno. Quelle prodotte da una macchina con a bordo 4 persone sono invece tre volte maggiori di quelle del trasporto su rotaia. 

Da micro a macro azioni

Per i viaggiatori coscienti del fatto che volare non è una scelta ecosostenibile, le opzioni che rimangono sono tre. Sperare che i governi impongano vincoli legislativi che obblighino i produttori di aerei a sviluppare tecnologie verdi, pagare per compensare le emissioni investendo in progetti di energia rinnovabile, o semplicemente volare meno. Scegliendo la terza opzione, gli svedesi sembrano aver gettato le basi per l'attuazione delle prime due.

La compagnia aerea SAS AB's Scandinavian Airlines sta adottando una serie di misure per riguadagnarsi la clientela che includono la sostituzione di vecchi aeroplani con nuovi modelli che consumano meno e la ricerca della soluzione che la porti a usare del biocombustibile. La compagnia sta anche introducendo sostituti più leggeri ai sedili tradizionali e chiedendo ai passeggeri di pre-ordinare il cibo per ridurre il peso (e quindi il consumo) degli aeroplani. Dall'introduzione di queste misure, il numero di biglietti venduto da questa compagnia è lievitato. 

Isabelle Lövin, ministra svedese per l'Ambiente, ha anche affermato che, dopo aver introdotto una tassa sui biglietti aerei, il governo sta investendo in modo massiccio sulle ferrovie e sta riflettendo sull'introduzione di biocarburante nel kerosene per ridurre le emissioni. Recentemente, 250 persone dell'industria del cinema hanno firmato un articolo sul maggior quotidiano svedese chiedendo ai produttori svedesi di limitare la quantità di film girati all'estero.  

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