Fiori sulla tomba del boia di Bolzano. L’Anpi: «Seppellitelo in modo anonimo»
Da giorni ignoti portano fiori e addobbi sulla tomba del criminale nazista Michael Seifert, sepolto nel cimitero di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. Un fatto che non è sfuggito all'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (Anpi) che si è rivolta alle istituzioni per trovare un rimedio.
Per l'Anpi, Seifert va spostato dal cimitero di Capua Vetere, dove è stato sepolto seguito al decesso nell'ospedale militare della stessa città, e portato in luogo anonimo. Antonio Mirra, sindaco della città, ha risposto all'appello dell'associazione promettendo ulteriori accertamenti.
Foto Ansa |Michael Seifert all'ospedale di Caserta nel febbraio 2008
«Al momento – ha spiegato Mirra – la nota dell'Anpi è l'unico atto ufficiale […] Non vi sono relazioni da parte dei custodi del cimitero, né da parte della polizia municipale. Non solo, ma agli atti del Comune vi sono tutte le autorizzazioni dei vertici militari, e anche quella della moglie, per inserire il nome sulla tomba».
Il documento di identià di Michael Seifert
Nato in Polonia nel 1924, Michael Seifert, detto Mischa, è morto nel carcere militare all'età di 86 anni dopo essere stato arrestato nel 2002 a Vancouver, in Canada, dove era fuggito. Durante la Seconda Guerra mondiale fu una figura rilevante nella gestione del campo di sterminio di via Resia a Bolzano. Nel 2000 il Tribunale militare di Verona lo condannò all'ergastolo.