In Campidoglio c’è una talpa che comunica con CasaPound
In Campidoglio c'è una talpa. E' una dipendente comunale che segnala agli esponenti di CasaPound nomi e nazionalità degli assegnatari di alloggi nella periferia romana e che potrebbe rischiare una denuncia penale.
Ad essere convinti di questa teoria sono gli agenti della Finanza capitolina, scrive Il Corriere della Sera: tutto è iniziato dopo la perquisizione, avvenuta qualche mese fa, dell'edificio occupato dal partito di estrema destra in via Napoleone III a Roma. Da un incrocio di dati è saltato fuori che una delle occupanti abusive di quel palazzo è una dipendente del Comune.
La donna quindi oltre a potersi permettere una casa, non rientra neppure nelle categorie cosiddette fragili, proprio perché dipendente comunale. Nello specifico, sarebbe una maestra d'asilo. Nonostante le indagini siano ancora agli inizi, ci sono due elementi che avvalorerebbero la tesi della Guardia di Finanza: il primo è che la donna conosce molto bene i vertici di CasaPound. Il secondo è che avrebbe accesso ad informazioni sensibili veicolate direttamente dagli uffici comunali.
La donna, sospettata di essere la testa di ponte tra il partito e l'Ufficio assegnazioni, ha smentito quanto riportato nelle ultime ore, con un messaggio inviato all'agenzia di stampa Ansa, tramite CasaPound: «Io esco per andare a scuola e basta. Faccio da anni il mio lavoro con amore e passione dedicandomi anima e cuore», ha detto. E ha concluso: «Queste dichiarazioni mi sembrano veramente assurde».
I primi a sospettare di una talpa nel Comune di Roma sono stati i sindacati dell'Unione Inquilini dopo i fatti di Casal Bruciato: il segretario, Fabrizio Ragucci, aveva parlato di «dipendenti infedeli all'interno dell'ufficio assegnazioni», come riportano le pagine del Corriere della Sera. Sulla vicenda, a breve la Finanza presenterà una relazione alla Procura di Roma.