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«In gioco il posto dell’America nel mondo». Joe Biden si candida a presidente degli Stati Uniti

25 Aprile 2019 - 15:24 Redazione
Ex vicepresidente di Barack Obama, leader dei moderati e una lunghissima carriera politica senza ombre (fino a qualche settimana fa). A 76 anni, il "vecchio Joe" prova a riprendersi l'America di Trump. Ci riuscirà? 

Una volta Joe Biden aveva commentato una delle uscite più grevi di Donald Trump, in cui si vantava di baciare e palpeggiare le donne senza il loro consenso, dicendo che se fosse stato a scuola lo avrebbe portato fuori dalla palestra per menarlo. Adesso, Joe Biden, già senatore e vicepresidente sotto a Barack Obama, avrà l’occasione di passare se non dalle parole alle mani, almeno ai fatti.

Sconfiggere la «minaccia Trump» nel 2020 è l’idea cardine della sua candidatura e del suo messaggio elettorale. Una minaccia, fa intendere Biden, che rischia di dividere un Paese già diviso, di alimentare ulteriormente odio e razzismo nei confronti delle minoranze, come successe nel 2017 a Charlottesville, quando una ragazza fu investita da un neo-nazista durante una contro-manifestazione contro l’estremismo di destra. Come ha scritto l’ex vice presidente di Obama su Twitter: «Sono in gioco i valori cardine della nostra nazione […] del nostro posto nel mondo […] della nostra democrazia, tutto ciò che fa dell’America, l’America. È questo il motivo per cui oggi mi candido».

A gettare un’ombra sulla sua candidatura ci sono le dichiarazioni arrivate nelle ultime settimane da parte di alcune donne che accusano Biden di essersi comportato in modo inappropriato. Tra loro c’è anche un ex membro dell’assemblea del Nevada, Lucy Flores. Biden si è scusato dicendo di essere «un po’ vecchio stile» e promettendo che in futuro avrebbe assunto un atteggiamento più moderno. Un ammissione di colpa che stride con il suo atteggiamento politico, sempre attendo alle politiche di genere. Fu Biden, prima ancora di Obama, a sostenere il matrimonio omosessuale.

La sua candidatura in un campo già molto affollato – sono 21 i candidati ufficiali alle primarie democratiche – potrebbe unire i moderati, allontanando una parte dell’elettorato democratico dalle figure più radicali nel partito come i senatori Bernie Sanders e Elizabeth Warren.  Ex senatore per lo Stato del Delaware, amato vicepresidente per due mandati, con un drammatico passato familiare segnato da lutti, a 76 anni Biden cercherà sicuramente di sfruttare la sua esperienza, oltre che l’amicizia con Barack Obama. Ma potrebbe non bastare per convincere un partito in cui la fascia progressista è in rapida crescita, per non parlare del Paese che pare, come lui stesso sottolinea, sempre più diviso.

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