Province, nuovo scontro tra Lega e M5S. Salvini: «Servono», Di Maio: «Bisogna abolirle». Conte media: «Ne parliamo quando torno»
Non fa in tempo a placarsi un focolaio che subito se ne accende un altro. Passato il 25 aprile, i due vicepremier avevano appena smesso di litigare sulle celebrazioni della festa di Liberazione, ma subito è emerso un nuovo tema di scontro. Questa volte si tratta delle Province. Nella "bozza delle linee guida per la riforma degli enti locali", a cui hanno lavorato Lega e M5s, si parla di un ritorno alle vecchie Province con elezioni diretta.
Luigi Di Maio però non ci sta: «Sulle Province non se ne parla. L’Italia ha fin troppi problemi a cui pensare e non aggiungiamone altri. Io non spendo altri soldi degli italiani per rimettere su nuovamente un ente burocratico che già prima complicava la vita a tutti. Bisogna andare avanti, non indietro – ha scritto il vicepremier in un post su Facebook. – Non è riesumando un vecchio carrozzone che si danno più servizi ai cittadini. Io nuove poltrone non le voglio. Bisogna tagliarle le poltrone, non aumentarle. E bisogna tagliare anche gli stipendi dei parlamentari. Subito!»
https://www.facebook.com/LuigiDiMaio/posts/2224159207620613?__tn__=-R
Fonti del M5s avevano già precisato che l'idea di un ritorno delle Province è della Lega. Anche se la bozza è stata scritta dal tavolo tecnico-politico nella conferenza Stato-Città istituito dall'ultimo Decreto Milleproroghe, in cui siede anche la viceministra all'Economia Laura Castelli, del Movimento 5 Stelle.
«I 5S non possono cambiare idea ogni giorno su tutto – hanno commentato fonti della Lega – Oggi tocca alle Province, distrutte da Renzi con gravi danni per i cittadini e per la manutenzione di scuole e strade. Un viceministro 5S lavora per rafforzarle, un altro ministro 5stelle lavora per chiuderle. L'Italia ha bisogno di un sì e di serietà, non di confusione».
Sulla questione è intervenuto anche Matteo Salvini: «Vogliamo dare i servizi ai cittadini. Se i Comuni non riescono a farlo, servono le Province». Come sempre a mediare arriva il premier Giuseppe Conte. «Dibattito sulle Province in Italia? Lo affronteremo quando ritorneremo», taglia corto il presidente del Consiglio da Pechino.