Quasi metà degli italiani (e degli europei) crede alla bufala anti vaccini
Secondo l’Istituto superiore di sanità dall’inizio dell’anno sono stati registrati 557 casi di morbillo nel nostro Paese. L’incidenza è di 36,8 casi per milione di abitanti. Nel 31 per centodei casi il morbillo ha portato a delle complicazioni, tra cui due per encefalite, mentre un adulto di 45 anni è morto per problemi respiratori. Questo è quanto risulta dal bollettino Morbillo & Rosolia aggiornato ogni mese dall’Istituto.
Per farci un’idea del fenomeno possiamo comparare questi dati con quanto riportato negli ultimi aggiornamenti del Cdc (Centers for disease control and prevention): sono 626 i casi di morbillo confermati negli Stati Uniti dall’inizio dell’anno in 22 Stati. Il dato italiano è preoccupante se teniamo conto che in Italia la popolazione è 5 volte inferiore aquella degli Stati Uniti. Il nostro Paese conta 60 milioni di abitanti e da inizio anno 557 casi di morbillo, gli Usa hanno 330milioni di abitanti e da inizio anno 626 persone si sono ammalate di morbillo. Un numeroche ha fatto parlare negli Stati Uniti di epidemia.
La correlazione con la riluttanza ai vaccini
Ancora più indicativa è la tabella relativa all’andamento dei casi riscontrati dal primo gennaio 2013 al 31 marzo 2019. In tutto si contano 13.722 casi di morbillo, con un andamento ciclico caratterizzato da picchi epidemici alternati a delle diminuzioni.Dagennaio 2019 i casi hanno continuato a crescere fino ai 557 attuali. Di questi precisiamo cheil 72,7 per cento sono stati effettivamente accertati in laboratorio.
Difficile non vedere un collegamento con la posizione dell’Italia nella classifica dei Paesi col maggior numero di bambini non vaccinati: siamo al quinto posto con 435 mila casi. Che queste diserzioni siano dovute ad una riluttanza ai vaccini, sembra confermato anche dagli ultimi dati che ci arrivano dall’Eurobarometropresentato alla Commissione europea. Il 46% degli italiani (quasi uno su due) ritiene che i vaccini possano causare danni avversi, in tutta Europa la percentuale sale al 48%.
Queste convinzioni infondate, alla base di una diffusa riluttanza ai vaccini già ampiamente denunciata, saranno oggetto di un vertice globale organizzato da Unione europea e Oms, previsto per il 12 settembre. Secondo il vicepresidente della Commissione europea Jyrki Katainen «queste sono percezioni errate che bisogna affrontare, l'Europa è la regione nel mondo con il livello più basso di fiducia sulla sicurezza e efficacia dei vaccini e questo è un rischio per la salute pubblica».