Sri Lanka, non è finita: Blitz nel covo dei kamikaze islamici, decine di morti, anche bambini
Venerdì nottetre terroristi nella città costale di Kalmunai, in Sri Lanka, si sono fatti esplodere dopo essere stati rintracciati dalla polizia. Nell'esplosione sarebbero morte quindici persone, tra cui sei bambini e tre donne.
Si tratta dell'ultimo, più recente, episodio di violenza da quando, durante i giorni di Pasqua, sono morte 253 persone in diversi attacchi terroristici avvenutia Colombo, nella capitale dello Sri Lanka. In un primo momento l'attacco è stato attribuito al gruppo islamico terroristico srilankese, il National Tawheed Jamath, in seguito rivendicato dall'Isis.
Prima delle esplosioni è avvenuta una sparatoria tra i terroristi islamici e le forze di polizia. Nella casa dove erano nascosti, la polizia ha rinvenuto anche ordigni esplosivi, bandiere e uniformi dell'Isis.
Tra i sei terroristi morti durante la retata, ci sarebbe anche Mohamed Niyas, cognato della mente degli attentati, il predicatore islamicoZahran Hashim. Niyas era noto alle forze dell'ordine come membro permanente diNational Tawheed Jamath.
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Il 26 aprile il presidente srilankese Maithripala Sirisena ha annunciato che il presunto stratega degli attentati, il predicatore estremistaZahran Hashim, sarebbe morto in uno degli attacchi. Insieme a lui sono stati identificati anche due fratelli:Insath AhmedIbrahim (33 anni) e IlhamAhmed Ibrahim (31 anni), figli di un magnate di spezie.
Nei giorni scorsi la polizia ha setacciato Colombo e dintorni alla ricerca di altri membri della cellula terroristica, arrestando decine di persone. Durante la retata avvenuta aKalmunai, due jihadisti sarebbero riusciti a fuggire.