Dalle messe ai necrologi, così i nostalgici di Mussolini commemorano i 74 anni dalla morte del dittatore
Dopo ogni celebrazione del 25 aprile, arriva puntualmente la contro-ricorrenza: l’anniversario della morte di Benito Mussolini. L’esecuzione del 28 aprile vive ancora in equilibrio tra diverse sfumature di testimonianze, ma la necessità della sua commemorazione mette d’accordo tutti i sostenitori del dittatore fascista. Anche quest’anno, in numerose località del Paese sono comparsi manifesti nostalgici e programmi di cerimonie previste il giorno della ricorrenza.
Lo striscione davanti al Colosseo
«Mussolini per mille anni». È la scritta apparsa su uno striscione, appeso la notte tra il 27 e il 28 aprile vicino al Colosseo. Nessuno anonimo, c’è anche la firma: Forza Nuova. La rivendicazione: «Contro vecchi e nuovi partigiani, contro sbirri, toghe e pennivendoli. Contro vili, prudenti e traditori, contro i servi di Soros, contro Bruxelles e la Nato. Contro ogni antifascismo. Onore eterna all’ultimo dei Cesari! Per l’Italia di oggi e di domani il suo esempio la nostra lotta».
Corteo e sepolcro aperto a Predappio
ANSA | Un’immagine di archivio, datata 28 aprile 1996, di un camerata mentre rende omaggio con un saluto romano alla tomba di Benito Mussolini a Predappio.
Il sepolcro dei Mussolini a Predappio è un appuntamento immancabile per i seguaci del Duce. Alessandra Mussolini, europarlamentare e sua nipote, ha aperto per due giorni (27 e 28) la tomba del nonno, chiusa da oltre un anno per lavori di restauro.
Per giungere al sepolcro tutti assieme, gli Arditi d’Italia hanno organizzato un corteo che partirà nella tarda mattinata di oggi 28 aprile da piazza Sant’Antonio. I familiari hanno raccomandato «moderazione e rispetto del luogo sacro».
Manifesti commemorativi
Genova, Roma, Lariano, Padova. Spuntano come funghi i manifesti realizzati da Azione Frontale ritraenti Benito e la sua amante Clara Petacci, uccisa insieme a lui. Sopra la loro immagine, una frase del gruppo alt-rock di estrema destra, fondato da Marcello De Angelis, 270Bis : «Piovon fiori su piazzale Loreto» . Canzone che si intitola,appunto, “Claretta e Ben”.
Il manifesto di Azione Frontale
Il manifesto di Azione Frontale
Il manifesto di Azione Frontale
Azione Frontale ha appeso uno striscione con la stessa scritta anche all’altezza del Grande Raccordo Anulare di Roma dove era comparso il precedente manifesto: «25 aprile: il nostro onore, la vostra eterna sconfitta. Noi non abbiamo tradito!».
Lo striscione sul GRA di Roma
Le messe
Non mancano le messe in ricordo di Mussolini e di tutti i caduti della Repubblica di Salò. Il giorno della Liberazione è comparso a Terni un manifesto funebre con sopra scritto l’appuntamento per «un S.Messa» in un luogo non dichiarato alle 18:00. A organizzarla è stata la Uncrisi, l’Unione nazionale combattente e reduci della repubblica sociale italiana.
Il manifesto funebre di Terni
Anche a Sondrio alcuni nostalgici hanno avuto la stessa idea con tanto di manifesto funebre: «Sabato 27 aprile 2019 alle ore 16:30 – c’è scritto – nella Cappella del cimitero di Sondrio, a 74 anni dall’uccisione, verrà celebrata una messa in suffragio del cittadino Benito Mussolini».
I manifesti funebri nel comune di Sondrio
Un’altra messa stava per essere celebrata a Ventimiglia, se non fosse che il Vescovo del comune ha stoppato la funzione prevista nella chiesa di Sant’Agostino, proprio accanto alla piazza in memoria di Ettore e Marco Bassi, ebrei del luogo deportati ad Auschwitz durante la seconda guerra mondiale.
Il consueto necrologio
A Vicenza, come ogni anno, il Giornale locale dedica un trafiletto all’anniversario della scomparsa di Mussolini. L’affezionato necrologio pubblicato il 27 aprile si apre con la frase in evidenza «Sempre nei nostri cuori», e annuncia un ritrovo per oggi 28 nello spazio davanti alla chiesa del cimitero Maggiore della città.
Il necrologio pubblicato sul Giornale di Vicenza
Un museo del ricordo
Adro, roccaforte leghista in provincia di Brescia, ha scelto per questo 28 aprile la via dell’esposizione celebrativa. Le ex scuole materne di via Padania raccoglieranno una serie di armi, proiettili, cimeli e documenti per tenere viva la memoria del periodo fascista.