Di Maio presenta il programma per le Europee e sfida la Lega su salario minimo e province
Un programma in dieci punti in vista delle europee: è Luigi Di Maio a leggere l’elenco davanti ai candidati 5 Stelle. Location scelta: un hotel (4 stelle) a Roma nord. Immancabile diretta streaming (con qualche problema tecnico) e nessuna domanda prevista al termine della presentazione. «C’è stata una fase uno legata al lavoro ed era il decreto dignità – spiega il capo politico M5S – e me l’hanno massacrato».
E cita molti dati, dal Pil ai dati sull’occupazione: «Ieri abbiamo festeggiato il Primo maggio con un dato Istatche dice che nei primi mesi dell’anno abbiamo 208mila contratti a tempo indeterminato in più». Poi propone il salario minimo europeo: il provvedimento in versione ‘italiana’ è in discussione in commissione al Senato. Contrari al momentogli alleati della Lega, oltre al Pd (che ha depositato una propria proposta di legge).
Video Vista/Alexander Jakhnagiev
«Convinceremo la Lega» dice Di Maio, lanciando la prima sfidaagli alleati di governo. Il secondo arriverà sulla redistribuzione dei migranti e sui numeri forniti dal ministro dell’Interno Salvini. «Bisogna firmare gli accordi di rimpatri. Non si può essere europeisti con le frontiere degli altri»: i candidati 5 Stelle al Parlamento europeo applaudono. Il terzo, sulle province: «Chi vuole ricostruirle si può trovare un altro alleato».