Salvini contro la Caritas: «Accogliete solo per fare quattrini?»
«Leggevo oggi sui giornali che sono stato attaccato da qualche responsabile delle Caritas, da qualche parroco e vescovo, perché abbiamo ridotto da 35 euro a 21 euro al giorno i soldi per mantenere gli immigrati». Inizia con queste parole l’attacco del vicepremier Matteo Salvini alla Caritas. L’ente della Conferenza Episcopale Italiana ha deciso di non partecipare ai bandi delle prefetture per l’accoglienza diffusa.
Le dichiarazioni del presidente della Caritas
La polemica è nata dopo le dichiarazioni del presidente della Caritas italiana, Monsingnor Corrado Pizziolo, a Il Corriere Veneto dove spiegava le ragioni di questo passo indietro: «Viste le limitazioni imposte all’accoglienza dal decreto Salvini è l’unica strada rimasta. Un problema tira l’altro». Secondo il prelato la nuova normativa ha ridotto le risorse per l’accoglienza e ha imposto criteri più stringenti».
Le accuse di Salvini alla Caritas
Salvini ha risposto a queste dichiarazioni, a margine del comizio elettorale in provincia di Parma: «Se siete generosi accogliete anche con meno soldi, oppure accoglievate per far quattrini? Mi viene il dubbio che qualcuno accoglieva per far quattrini non perché aveva il cuore buono e generoso». «Con i soldi che abbiamo risparmiato quest’anno potremo assumere, formare e far cominciare a lavorare sulle strade italiane 8mila fra poliziotti, carabinieri e vigili del fuoco. Meno clandestini e più carabinieri», ha concluso il vicepremier del Carroccio.
Salvini al Papa: «Non voglio il caos e non credo lo voglia neanche il Santo Padre»
Sempre dal palco di Fidenza Salvini risponde anche al Papa: «L’integrazione è possibile solo se i numeri sono sotto controllo. Lo dico anche al Santo Padre che parla sempre di “porti aperti” e “avanti tutti”». «Se ne arrivano 100 o 200 mila all’anno con i barchini o con i barconi è il caos. Io non voglio il caos – continua il vicepremier leghista – e penso che non lo voglia neanche il Santo Padre».
Foto copertina: Ansa | Matteo Salvini, Milano, 24 febbraio 2018