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Una canzone per il governo: la playlist degli artisti del Concertone – Video

04 Maggio 2019 - 07:57 Angela Gennaro
Abbiamo chiesto ad alcuni artisti di dedicare una canzone all'attuale governo M5S-Lega. Ecco le loro proposte

«Dedichiamo Buona fortuna! Buona fortuna? Ma che canzone è? No, dedichiamo loro…». Abbiamo chiesto ad alcuni artisti di dedicare una canzone al governo M5S-Lega. E loro hanno cantato: «Che mai leggerò tutto un giornale in vita mia, la televisione è molto più di compagnia…». Sono gli Eugenio In Via Di Gioia, band formata nel 2012 a Torino da Eugenio Cesaro, Emanuele Via, Paolo di Gioia e Lorenzo Federici, e a questo governo dedicano la loro Perfetto Uniformato. «E sto molto meglio da quando sto dormendo, sto ancora meglio quando sto dormendo…». 

«Noi qualche anno fa abbiamo scritto The bomba», propongono i La Rappresentante di lista, band nata nel 2011 dall'incontro tra Veronica Lucchesi, voce, e Dario Mangiaracina, voce ma anche guitalele, chitarra, fisarmonica, sax. «È un testo che parla di barriere, confini, limiti che si pongono all'umanità». Maledetti italiani, propone Colapesce. «Ci sentiamo vittime, Ci sentiamo soli, Si alza un tipo sospetto che grida "Fermi tutti ci sono gli sconti da Zara"»: il cantautore di Solarino, al secolo Lorenzo Urciullo, si è esibito al concertone del Primo Maggio a Roma con il torinese Bianco. Insieme hanno cantato un’intensa cover della Canzone dell’amore perduto di Fabrizio De Andrè. «Che è proprio il brano che dedicherei all'esecutivo», dice Bianco. 

Nuntereggae Più di Rino Gaetano è la proposta di Marco Conidi dell'Orchestraccia. «Non lo so…. Tutti al mare?», sorride Giorgio Caputo. «La nostra Me want marò back», dicono i Pinguini Tattici Nucleari. «Me want marò back, And bulldozer on campo rom», canta la band originaria della Val Seriana. «Con un sorriso sulla faccia. Sempre». «Io dedico all'Italia di oggi la mia Sveglia», dice Eman. «È tempo di svegliarsi. È un periodo buio. Chiudere i porti non va bene: l'umanità deve essere accolta. Perché noi siamo umani, e umani sono anche gli altri».  

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