I guai di Napoli: De Magistris contro Salvini e «gli eroi di merda di Gomorra»
«La piccola Noemi lotta tra la vita e la morte in ospedale per sconfiggere i danni che il proiettile di una pistola usata da un vile criminale disumano senza cuore le ha procurato trafiggendole i polmoni. La città è sconvolta, il popolo prega per questa figlia di Napoli. Il pensiero di noi tutti alla famiglia di Noemi è costante». Inizia così il post con cui il sindaco Luigi De Magistris interviene sul caso della sparatoria a Napoli, dove è rimasta ferita una bimba di quattro anni le cui condizioni ora sono gravissime. «Napoli non merita questo, non lo merita il popolo napoletano per quello che sta facendo in questi anni – continua il primo cittadino -Napoli e i napoletani onesti, la stragrande maggioranza, stanno dando e facendo il massimo». Secondo De Magistris a Napoli non c’è un’emergenza, perché il numero dei reati commessi sono«in diminuzione rispetto a tante città italiane ed europee».
«Ma quando si spara davanti ad una scuola di periferia o dinanzi ad un bar in una piazza zeppa di gente in pieno giorno, la città e il Sindaco hanno il diritto/dovere di interrogare lo Stato, del quale ho anche fatto parte da magistrato», dice il primo cittadino. Per De Magistrislo Stato è rimasto troppo distante. «Sul fronte sicurezza, il Ministro dell’Interno Salvini ha reso sinora il Paese più insicuro e più violento. Aumentano i reati a sfondo razziale;crescono le violenze su bambini e donne; si rafforza l’odio sociale e il sentimento del rancore; si diffonde l’uso delle armi;il tutto condito dal bullismo istituzionale plasticamente rappresentato dal Ministro Salvini con il mitra in mano».
Ed è qui che De Magistris attacca direttamente il vicepremier leghista definendolo«un ministroquasi mai presente al Viminale perché sempre impegnato in campagna elettorale, tra un comizio e l’altro, anche mentre si diffondeva la notizia della bimba napoletana in rianimazione, non esitava a farsi immortalare da un selfie con tanto di sua dichiarazione.Del resto nelle sue immagini e frasi che posta sui social il Ministro in genere o mangia o spara cazzate». Nel lungo post, il sindaco di Napoli si rivolge direttamente a Matteo Salvini:«Signor Ministro, a proposito di sicurezza, attendiamo ancora le centinaia di donne e uomini delle forze di polizia che si era impegnato in autunno scorso a destinare alla città di Napoli. Magari faccia meno comizi e invii le centinaia di donne e uomini delle forze di polizia che la circondano quando si muove nei territori italiani a garantire la sicurezza degli abitanti del nostro Paese»
«Spesso mi chiedono conto anche degli omicidi su cui purtroppo non posso più indagare, come un tempo. Oggi il Sindaco di Napoli, dopo otto anni di lavoro senza un attimo di sosta, dopo i risultati eccellenti che la città tutta sta raggiungendo con il suo popolo, interpretando la richiesta assordante dei suoi concittadini, ha il diritto/dovere di chiedere allo Stato di fare di più in quella che forse è l’unica vera funzione che ancora gli spetta in via esclusiva: prevenire il crimine e reprimerlo». Ma Salvini non è l’unico bersaglio di De Magistris che attacca anche gli«eroi di merda di Gomorra».
Il sindaco chiede allo Stato di intervenire anche per aiutarlo a«distruggere il modello drogato, per alcuni vergognosamente vincente, degli eroi (di merda) di Gomorra. Una droga mediatico-comunicativo-artificiale che rischia di corrodere cervello, anima e cuore di centinaia di giovanissimi. Non fate l’errore di sottovalutare questo simbolismo affascinante del male. Chiediamo allo Stato di toglierci il buio della zavorra criminale in modo che il suono della cultura vinca definitivamente sul rumore delle pistole», conclude De Magistris.