Caso Siri, Di Maio: Salvini faccia la cosa giusta
Luigi Di Maio non molla e rilancia sul caso del sottosegretario della Lega Armando Siri. «Oggi dai giornali emergono nuovi particolari sull’inchiesta». Secondo la ricostruzione fatta dal Corriere della Sera, scrive il leader del Movimento 5 Stelle in un post su Facebook, «si sarebbe anche rifiutato di rispondere alle domande dei giudici e avrebbe depositato solo una memoria spontanea. I pubblici ministeri lo dicono esplicitamente nell’avviso di garanzia: Siri 'ha asservito la funzione pubblica a interessi privati'». L'avvocato di Siri, Fabio Pinelli, stamattina ha chiarito che il sottosegretario renderà dichiarazioni spontanee e che le notizie di stampa sono state imprecise.
Un quadro che, dice il capo politico del M5s, rende «impossibile restare fermi». Per Di Maio «se qualcuno si vuole coprire gli occhi faccia pure». Il Movimento 5 Stelle, assicura, «non lo farà. Non lo farà perché ci sono fin troppe ombre e stranezze in questa storia. Non rispondere all’interrogatorio dei magistrati è grave e in parte indicativo».
Il Movimento «non dice che Siri non debba difendersi, per carità, anzi ci auguriamo che lo faccia e nelle forme che ritiene più opportune. Molto più semplicemente chiediamo che a un politico indagato per corruzione non sia concessa la possibilità di amministrare soldi pubblici».
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Per il leader grillino «l’Abc del cambiamento, che questo governo ha l’ambizione di portare avanti. Non capirò mai perché la Lega in queste settimane abbia continuato a difendere Siri invece di fargli fare un passo indietro. Oggi è l’ultimo giorno utile perché Salvini comprenda l’importanza di questa vicenda. Mi auguro faccia la cosa giusta», conclude Luigi Di Maio.
In copertina Massimo Percossi/Ansa | Il ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio a un comizio a sostegno del candidato sindaco M5S per Monterotondo Alberto Pagliuca a Monterotondo, 6 maggio 2019