«Noemi lottiamo con te»: la processione silenziosa dei napoletani all’ospedale Santobono
«Sto pensando di lasciare Napoli», ha detto il papà della piccola Noemi, ricoverata in gravissime condizioni dal 3 maggio scorso, dopo essere rimasta coinvolta in una sparatoria.
A Napoli non ci sono state manifestazioni di massa, ma la città ha risposto, prima col sit-in del 5 maggio e poi con una lenta processione all'ospedale pediatrico Santobono, dove la piccola è ancora in coma farmacologico.
I cancelli della struttura si sono popolati: fino a pochi giorni fa c'era soltanto la scritta "forza Noemi". Oggi ci sono manifesti colorati(«Noemi, lottiamo con te»), palloncini, peluche, santini.
L'ospedale è diventata la meta di un pellegrinaggio silenzioso. Nella sparatoria del 3 maggio, Noemi è stata colpita da un proiettile – non ancora estratto – che le ha perforato entrambi i polmoni.«Hauna ferita di guerra», hanno detto i medici, che non si sbilanciano ancora sulla sua sopravvivenza.