Tregua nel governo, ora la Lega punta all’incasso su decreto sblocca cantieri e autonomia
Prima la difesa del sottosegretario Siri, affidata a un avvocato esperto come Giulia Bongiorno. Poi una presa d’atto della decisione del presidente del Consiglio Conte. Passato il Consiglio dei ministri sul caso dell’ormai ex sottosegretario alle Infrastrutture, ora il governo gialloverde prova a tornare alla normalità. O almeno alla normale dialettica da campagna elettorale. Mancano meno di tre settimane alle elezioni del 26 maggio e i due vice-premier concordano sugli obiettivi più lontani, come la legge di Bilancio 2020.
Di fronte a una Commissione europea che si immaginano profondamente diversa da quella attuale, sforare il tetto del 3% (di deficit rispetto al Pil) non è un tabù né per Di Maio né per Salvini. Il leader leghista è favorevole pur «di ridurre le tasse già da quest’anno». Per il capo politico dei 5 Stelle «se ne può parlare ma prima assicuriamoci di trovare i soldi dalla lotta all’evasione e realizziamo la spending review».
Poi ci sono gli obiettivi più vicini, secondo l’agenda di governo. Così la Lega di Salvini, colpita dalla revoca di Siri e dalle conseguenze dell’inchiesta in Lombardia, proverà ad accelerare sulla conversione in legge del decreto Sblocca-cantieri e sull’autonomia differenziata. Quest’ultimo dossier è fermo da febbraio, in attesa di siglare le intese tra Palazzo Chigi e le tre regioni (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna).
Autonomia differenziata
La sera dell’8 maggio, ci sarà un incontro tra il presidente del Consiglio Conte e il ministro per gli Affari Regionali Stefani per provare a sbloccare la situazione. Alcuni esponenti leghisti hanno ipotizzato la fine anticipata del governo, se non si dovesse realizzare. Fonti vicine al Movimento 5 Stelle hanno fatto sapere che «si farà perché è nel contratto di governo ma dovrà essere una riforma che tenga conto del principio di solidarietà nazionale». Ancora da definire il ruolo del parlamento, sulle singole intese che sigleranno i presidente delle Regioni e quello del Consiglio.
Sblocca -cantieri
Il decreto sblocca-cantieri deve essere convertito in legge e al momento si trova in commissione al Senato. Sono stati presentati 1174 emendamenti. Ma anche in caso di rapida approvazione, l’iter non sarà finito perché il governo avrà sei mesi di tempo per emanare un regolamento che contenga la lista delle opere da sbloccare e nominare i commissari.Il ministero delle Infrastrutture in una nota ha annunciato che punta a integrare e migliorare il decreto. La Lega vorrebbe inserire nell’elenco del ministero più opere al Nord e alzare la soglia per la procedura negoziata (che eviti le gare di appalto tradizionali). Il presidente del Veneto Zaiaha detto:«Non sono d’accordo su una riga di quell’emendamento del ministero delle Infrastrutture e mi adopererò perché non venga approvato. Il Mose è un’opera nazionale e se ne deve occupare il Governo. Lo dissi in tempi non sospetti che non avrei accettato da nessun Governo di nessun colore di dover tirare fuori soldi per un’opera che più nazionale di così non si può»
Misure economiche
Tra le misure economiche dei due partiti, il Movimento 5 Stelle sta cercando di accelerare sul salario minimo (9 euro netti l’ora). Una proposta su cui la Lega è stata piuttosto fredda finora. Reazione inversa tra gli alleati di governo sulla Flat tax, anche se Luigi Di Maio ha detto di essere disponibile «per aprire un tavolo di confronto nel governo».
Giustizia
Durissimo, in conferenza stampa al Viminale, Matteo Salvini:«Prendo atto del fatto che Virginia Raggi è indagata da anni ed è al suo posto. I nostri candidati sono specchiati. Se ci sono colpe di Serie A e colpe di serie B, presunti colpevoli di Serie A e di serie B…. a casa mia se uno vale uno, inchiesta vale inchiesta», ha affermato il capo dellaLega. «Noi abbiamo nessun problema, la questione morale riguarda altri. Mi dispiace che qualcuno si stia sporcando la bocca su Attilio Fontana», ha aggiunto.
Salvini ha però garantito che non farà cadere il governo, nè chiederà rimpasti o stravolgimenti nella composizione del governo in caso di inversione dei rapporti di forza rispetto alle elezioni del 4 marzo. Nelle prossime settimane i due vicepremier saranno impegnati in campagna elettorale – nelle piazze e negli studi televisivi – e molti temi dell’agenda di governo, complice anche la difficoltà di trovare coperture economiche, slitteranno probabilmente dopo le Europee.