Casal Bruciato, il Papa incontrerà la famiglia rom: «I veri cittadini di seconda classe sono quelli che scartano la gente»
Papa Francesco incontrerà oggi, giovedì 9 maggio, la famiglia rom sotto assedio da giornia Casal Bruciato, a Roma. «Oggi pomeriggio andrò da Papa Francesco a sentire cosa ci dice, intanto lo ringrazio perché ha invitato me e la mia famiglia», spiega ai cronistiImer Omerovic, il capofamiglia rom, nel cortile adiacente alla casa di via Satta, nel quartiere romano di Casal Bruciato. «Voglio solo essere integrato e vorrei lo stesso trattamento per la mia famiglia», dice. «Voglio dire che siamo bravi e tranquilli», aggiunge rivolgendosi gli abitanti di Casal Bruciato.
«Prego per voi, vi sono vicino, e quando leggo sul giornale una cosa brutta, vi dico la verità, soffro»,ha detto stamane il Papa nell’incontro di preghiera in Vaticano con 500 rom e sinti. «Oggi ho letto una cosa brutta sul giornale: questa non è civiltà, l’amore è la civiltà».È vero, dice Bergoglio, «ci sono cittadini di seconda classe, ma i veri cittadini di seconda classe sono quelli che scartano la gente, perché non sanno abbracciare, sempre con gli aggettivi in bocca, e scartano, vivono scartando, con la scopa in mano buttano fuori gli altri».
L’incontro con la comunità rom
Papa Francesco, applaudito dai presenti, è entrato nella Sala Regia, dove ha incontrato 500 rom e sinti, insieme agli operatori pastorali, per un momento di preghiera promosso dalla fondazione Migrantes e dalla Cei. Presente anche il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Gualtiero Bassetti.
Al suo ingresso, il Papa ha subito salutato alcuni piccoli rom malati nelle prime file. «Lasciarsi dietro il rancore. Il rancore ammala tutto, ammala la famiglia. Ti porta alla vendetta, ma la vendetta io credo che non l’avete inventata voi. In Italia ci sono organizzazioni che sono maestre di vendetta, voi mi capite bene», affonda Bergoglio. «Un gruppo di gente che è capace di creare la vendetta, di vivere l’omertà: questo è un gruppo di gente delinquente, non gente che vuole lavorare».
La vera strada «è quella della fratellanza», dice il Papa. «Con la porta aperta. E tutti dobbiamo collaborare.Avanti con l’amore», ha concluso il pontefice.«Il Signore vi benedica e pregate per me».
In copertina Ansa | Papa Francesco