Ecco la direttiva anti cannabis light annunciata da Salvini
Una nuova emergenza nazionale: è il momento della lotta alla droga, a cominciare dagli shop, legali, che vendono la cannabis legale. A lanciare la battagliaè il ministro degli Interni e vicepremier Matteo Salvini. Un fronteche rischia di aprire una nuova crepa anche all'interno del governo e dell'alleanza con il Movimento 5 Stelle.
È «emergenza nazionale, altro che il fascismo che non c'è», dicerispondendo alle domande di Lilli Gruber su La7.«Le emergenze nazionali le decide lei di volta in volta», gli risponde la giornalista. Oggi, giovedì 9 maggio, il leader della Lega annuncia l'arrivo di una direttiva sulla falsariga di quello che viene definito dal ministero degli Interni in queste ore il «modello Macerata». Secondo quanto afferma il Viminale, infatti, sono stati chiusi, su decisione del questore di Macerata Antonio Pignataro, tre negozi di cannabis legalein provincia di Macerata. Con questa operazione, spiega il ministero degli Interni, la provincia marchigiana non ha più attività di questo tipo.
Il testo della direttiva
La direttiva, diffusa nella serata del 9 maggio, è indirizzata ai Prefetti, ai commissari del governo per le province Trento e Bolzano, al presidente della Giunta regionale della Val D'Aosta e al Capo della Polizia. Il testo si configura come «indirizzi operativi»in merito alla commercializzazione di canapa e relativamente alla normativa sugli stupefacenti.
Il testo della direttiva anti cannabis, pag.1
La stessa direttiva chiarisce che «tra le finalità della coltivazione della canapa non è compresa la produzione e la vendita al pubblico delle inflorescenze, in quanto potenzialmente destinate al consumo personale, in quantità significative da un punto di vista psicotropo e stupefacente, attraverso il fumo o analoga modalità di assunzione».
Il testo della direttiva anti cannabis, pag.2
Il ministero, inoltre, manifesta, «alla luce delle risultanze investigative e dei recinti sviluppi che hanno interessato il settore», l'esigenza di un’approfondita analisi del fenomeno, che tenga conto di tutti i fattori di rischio». Nel concreto, come si dovranno muovere i prefetti e le forze dell'ordine?Dovrà essere messain moto una ricognizioni di tali attività con «una cura particolare dovrà riguardare la verifica del possesso delle certificazioni su igiene, agibilità, impiantistica, urbanistica e sicurezza, richieste dalla legge per poter operare».
Altro aspetto che verrà monitorato sarà la collocazione degli esercizi«con riferimento alla presenza nelle vicinanze di luoghi sensibili quanto al rischio di consumo delle sostanze, come le scuole, gli ospedali, i centri sportivi, i parchi giochi, e, più in generale, i luoghi affollati e di maggiore aggregazione, soprattutto giovanile».
Il testo della direttiva anti cannabis, pag.3
Questo monitaraggio dovrà essere preso in carico da«servizi di osservazione chepotranno consentire lo svolgimento di apposite analisi sui prodotti acquistati negli esercizi in esame, finalizzate a scongiurare situazioni di detenzione e vendita che rientrano nel perimetro sanzionatorio della normativa antidroga».
La direttiva si conclude invitanto i prefetti e le forze dell'ordine a riferire al ministero in tempi brevi, trenta giorni,«uno specifico report sulle risultanze della ricognizione svolta e sulle iniziative conseguentemente intraprese».
Il testo della direttiva anti cannabis, pag.4
I negozi nelle Marche
«Complimenti al questore e alla magistratura, lo Stato dimostra di non essere complice di chi vende prodotti che fanno il male dei nostri figli», aveva dettoMatteo Salvini. «Sono sicuro che il “modello Macerata” può essere replicato con successo in tutta Italia, oggi stesso manderò una direttiva con questa indicazione». I negozi sono a Porto Recanati e a Civitanova Marche. «Alle tante mamme che soffrono per i loro figli che fanno uso di cannabis avevo promesso che avrei chiuso tutti i negozi di Cannabis legale», dice il questore in un comunicato.
Angelo Carconi/Ansa | Matteo Salvini durante la trasmissione di La7 "Otto e Mezzo"
Pignataro ha ricordato i genitori che si sono rivolti a lui perché preoccupati per i figli che fumavano cannabis in casa sostenendo che «fumarla era ormai legale, perché la legge lo consentiva». Per questo il questore lancia il grido d’allarme e si fa portavoce dei ragazzi di San Patrignano e della Comunità Incontro: «La cannabis è l'anticamera dell’inferno, è l'anticamera dell'eroina e l'anticamera della cocaina». Per la magistratura e per la Polizia, aggiunge, «è un giorno importante perché hanno fatto prevalere i principi dello Stato di diritto e, soprattutto, hanno fatto prevalere il bene sul male, che avrebbe portato dolore in tante famiglie».
Annullato il Festival della Canapa di Torino
Era previsto dal 17 al 19 maggio a Torino ma oggi arriva la conferma: il Festival Internazionale della Canapaal Pala Alpitourè stato annullato. «Il ministro Salvini ieri cita il festival della canapa e lo definisce uno scempio, oltre a giurare di far chiudere qualunque punto vendita commercializzi la canapa sativa», spiega l'organizzazione di Sativa Torino Expo.
«Difficile a questo punto far comprendere che Sativa Torino Expo non è una festa che punta alla promozione delle droghe leggere ma un progetto culturale e divulgativo che come obiettivo principale ha l'informazione sugli usi e la storia della canapa sativa, sul cbd (cannabidiolo) e cerca di fare chiarezza su argomenti, qui in Italia, ancora molto controversi».
Molti standisti «hanno abbandonato l'idea di partecipare», dopo le esternazioni di Salvini, «e per questo siamo costretti ad annullare l'evento in primo luogo per tutelare chi essendo presente rischierebbe la propria attività direttamente al festival vedendosela chiudere», spiegano gli organizzatori. «Ci auguriamo che presto la possibilità di divulgare un pensiero attraverso un evento culturale torni a essere una libertà non soggetta a repressione». Il commento di Matteo Salvini:«Ottima notizia! Dalle parole ai fatti».
Giuseppe Lami/Ansa | Luigi Di Maio alla Camera
I commenti politici
«Guerra via per via, negozio per negozio, quartiere per quartiere, città per città», promette Salvini dunque.«Dire di essere contro la droga è come dire di essere per la pace nel mondo, siamo tutti d'accordo: più controlli fa meglio è, nessuna volontà di non sostenere il ministro dell'Interno nella lotta alla droga. Controlli, per carità, e immagino anche lotta alla mafia», aveva detto stamane il vicepremier Luigi Di Maio, intervenendo a Radio anch'io su Radio Uno.
Uno studio pubblicato dalla rivista European Economic Review, il primo e finora l'unico sul fenomeno, dimostra che, l'alternativa "legale", pur priva di effetti psicotropi, ha ridotto il mercato dei trafficanti. Numeri alla mano.In Italia «ci sarebbe bisogno di una guerra vera alle droghe pesanti e alla criminalità organizzata e invece Salvini si occupa dei negozietti della Cannabis», chiosa il senatore Francesco Laforgia della Sinistra:«Mi pare l'ennesimo tentativo di distrarre gli Italiani dalla difficoltà del Governo».
«Visto che Salvini si appella al cosiddetto 'contratto di governo', vorremmo ricordare che in quel contratto è prevista la discussione delle leggi di iniziativa popolare. Dal 2016 giace alla Camera quella che chiede la legalizzazione della cannabis, con le firme di oltre 68mila cittadini», ricorda la tesoriera di Radicali Italiani Antonella Soldo. «E in queste settimane abbiamo rilanciato un appello per chiederne la calendarizzazione che in poco tempo ha già raggiunto le 7mila sottoscrizioni. La si può discutere, o alcune proposte sono più popolari di altre?».
In copertinaMatteo Bazzi/Ansa | Piantine di canapa esposte all'International Cannabis Expo a Milano