«La lega perde punti». Di Maio: «Sono nervosi». E Salvini rilancia il concorso social
Nervosismo e provocazioni: sono queste le due espressioni usate da Luigi Di Maio per descrivere l’atteggiamento degli alleati di governo, il giorno dopo la risoluzione del caso Siri. Ed è una metafora calcistica quella scelta dal capo politico M5S per descrivere la revoca dell’incarico al sottosegretario leghista:«Dopo aver messo in panchina il sottosegretario Siri (…) scorgo un po’ di nervosismo da parte di qualcuno» scrive in un post su Facebook. «Mi sorprendono le provocazioni che la Lega ci sta muovendo contro in queste ore, ma credo facciano parte di una precisa strategia per cercare di riprendere consenso su temi divisivi per la popolazione», prosegue Di Maio.
Solo ieri l’immagine del governo era stata questa: finito il consiglio dei Ministri (in cui si è dibattuto anche e soprattutto del caso Siri), Matteo Salvini era andato al Viminale, uscendo in macchina da Palazzo Chigi. Dalla sede del suo ministero aveva annunciato la volontà di chiudere tutti i negozi di cannabis legale, facendo muro contro la proposta M5S sulle droghe leggere. Concetto poi ribadito in studio, a La7, nel salotto di Lilli Grubere questa mattina in radio.
Dopo le critiche 5 Stelle per l’attacco ai cannabis shopè arrivata la sintesi – molto diretta – del sottosegretario all’Interno Stefano Candiani:«Sibilia parla, parla, parla…ma parla a che titolo? Se dovessimo lasciare fare a chi la vede come lui ci troveremmo presto i cannaioli al posto dei caldarrostai nelle piazze d’Italia». Ma Lega e 5 Stelle non si scambiano opinioni opposte solo su questo tema: l’agenda di governo prevede numerosi temi ‘insidiosi’ per la maggioranza gialloverde da portare avanti: dal decreto sblocca-Cantieri all’autonomia regionale. Dal salario minimo (proposto dai 5 Stelle) al dossier Tav, rimandato solo pochi mesi fa.
Mancano meno di tre settimane alle elezioni del 26 maggio e i toni da campagna elettorale sono sempre più alti. E poi ci sono i sondaggi, spesso non confermatidalla urne, ma che comunque impensieriscono i partiti di maggioranza. Secondo quellodella media settimanale elaborata da YouTrend per Agi, il partito di Salvini, pur rimanendo nettamente in testa, segna questa volta un arretramento di 1,6 punti, scendendo al 31,6%. I 5 stelle riducono il distacco dagli alleati di governo, salendo al 22,3%. In ascesa anche il partito di Zingaretti che si porta al 21,4%.
Così il vicepremier Salvini sceglie di rispolverare il concorso ideato dal suo spin doctor Luca Morisi, e pubblica sui suoi profili sociall’invito a partecipare alla seconda edizione del«Vinci Salvini»: il segretario leghista, nelle vesti di presentatore invita i suoi sostenitori a partecipare per incontrarlo di persona.