Salone del libro, l’editore di Altaforte: «Non ci pieghiamo al pensiero unico»
«Se avete a cuore la Libertà, la Libertà d'espressione, vi aspetto». Francesco Polacchi, fondatore di Altaforte Edizioni, si prepara per la risposta al Salone del libro di Torino. L'organizzazione del festival ha deciso di tenere fuori dalle porte di Lingotto Fiere la casa editrice che ruota attorno a CasaPound. Una scelta motivata prima dalle proteste di molti autori e poi dall'appello di Chiara Appendino, sindaco di Torino, e Sergio Chiamparino, presidente della regione Piemonte.
Il Salone del Libro apre alle 10.00 di oggi, 9 maggio, e Francesco Polacchi ha deciso di esserci comunque. Sulla sua pagina Facebook scrive: «Alle ore 10:00 sarò al Salone del Libro di Torino per ribadire che Altaforte Edizioni non si piega alla logica del pensiero unico. Se avete a cuore la Libertà, la Libertà d'espressione, vi aspetto. I libri non possono e non devono conoscere censura». Simpatizzanti e militanti di CasaPound hanno commentato il post con slogan ben noti all'estrema destra: «Boia chi molla», «Democrazia grande pollaio».
In un'intervista all'Ansa Polacchi aveva dichiarato: «Io sono fascista e l'antifascismo è il vero male di questo Paese». Ora è indagato per apologia di fascismo, Intanto fonti vicine a Casapound hanno rivelato che non solo avrebbe intenzione di fare causa al Salone del Libro di Torino, ma che per la mattina di sabato 10 maggio verrà programmata comunque nel capoluogo piemontese la presentazione di Io sono Matteo Salvini – Intervista allo Specchio, il libro intervista a Matteo Salvini.