Papa Francesco, al via gli sportelli per denunciare episodi di pedofilia in ogni diocesi
Dopo il summit tenutolo scorso febbraio in Vaticano, la Chiesacompie un altro passo avanti nella lotta alla pedofilia. Con la Lettera apostolica di Papa Francesco arriva anche l’annunciato vademecum che entrerà in vigore il primo giugno: diciannove articoli approvati in via sperimentale per un triennio.
Nel ‘Vos estis lux mundi’ (Voi siete la luce del mondo) ilPapastabilisce nuove procedure per segnalare molestie e violenze. Viene assicurato che vescovi e superiori religiosi rendano conto del loro operato e introdotto l’obbligo per chierici e religiosi di segnalare gli abusi. Inoltre – altra novità non di poco conto – l’istituzione, entro giugno 2020, in ogni diocesi di un sistema facilmente accessibile al pubblico per ricevere le segnalazioni.
Ansa|Papa Francesco al summit sulla pedofilia, 23 febbraio
Sonoanchestabiliti, per la prima volta, dei limiti temporali entro i quali l’indagine deve essere svolta, nonché le modalità che devono essere seguite dal Metropolita, il quale può avvalersi del contributo professionale specifico dei laici. La normativa è universale e si applica all’intera Chiesa cattolica.
«I crimini di abuso sessuale offendono Nostro Signore – scrivePapaFrancesco -, causano danni fisici, psicologici e spirituali alle vittime e ledono la comunità dei fedeli». E «anche se tanto già è stato fatto, dobbiamo continuare a imparare dalle amare lezioni del passato, per guardare con speranza verso il futuro», aggiunge.
Il documento comprende non soltanto le molestie e le violenze sui minori e degli adulti vulnerabili ma riguarda anche la violenza sessuale e le molestie conseguenti all’abuso di autorità. Questo obbligo include qualsiasi caso di violenza sulle religiose da parte di chierici, come pure il caso delle molestie a seminaristi o novizi maggiorenni.
Tra gli elementi di maggiore rilievo c’è poi l’individuazione, come categoria specifica, della cosiddetta condotta di copertura, «consistente in azioni eomissioni dirette a interferire o aeludere le indagini civili o le indagini canoniche, amministrative o penali, nei confronti di un chierico o di un religioso in merito ai delitti» di abuso sessuale.
Ansa|Manifestazioni fuori dal Vaticano per chiedere la protezione dei minori
Si tratta di coloro che, investiti di posizioni di particolare responsabilità nella Chiesa, invece di perseguire gli abusi commessi da altri, li hanno nascosti, proteggendo il presunto reo invece di tutelare le vittime.
L’obbligo di segnalazione inoltre non interferisce né modifica qualsiasi altro obbligo di denuncia eventualmente esistente nelle leggi dei rispettivi Paesi. In pratica le norme «si applicano senza pregiudizio dei diritti e degli obblighi stabiliti in ogni luogo dalle leggi statali, particolarmente quelli riguardanti obblighi di segnalazione alle autorità civili competenti».
Significativi gli articoli dedicati alla tutela di chi segnala un abuso, che non può essere sottoposto a «pregiudizi, ritorsioni o discriminazioni». Un’attenzione anche alle vittime che in passato sono state ridotte al silenzio: le nuove disposizioni prevedono che non possaessereloro «imposto alcun vincolo di silenzio riguardo al contenuto della segnalazione».
Il segreto confessionale rimane assoluto e inviolabile. Le vittime e le loro famiglie, si legge, devono essere trattate «con dignità e rispetto» e devono ricevere un’appropriata assistenza spirituale, medica e psicologica.
Tra i 19 articoli anche l’istituzione di un fondo per sostenere i costi delle indagini. «Affinché tali fenomeni, in tutte le loro forme, non avvengano più – scrivePapaFrancesco -, serve una conversione continua e profonda dei cuori, attestata da azioni concrete ed efficaci che coinvolgano tutti nella Chiesa».