«Mia figlia ha la leucemia, ma non può andare a scuola per i bambini no-vax» – La lettera di una mamma di Rimini
Giulia (nome di fantasia) sta combattendo con un male terribile, la leucemia. Per quanto la sua infanzia sia stata segnata dalla malattia, Giulia vorrebbe una vita"normale":giocare con gli amici, andare a scuola.
A scuola però non ci può andare: nella sua classeci sono due bambini non vaccinati e per Giulia prendere un banale virus potrebbe essere fatale. Sua mamma ha deciso di scrivere una lettera al sindaco della sua città, Rimini, per raccontargli il loro calvario.
«Siamo state seguite all’ospedale Infermi dauna equipe medica formidabile, li chiamo gli angeli dentro l’inferno – racconta la donna a Andrea Gnassinella lettera pubblicata dal Corriere di Romagna-Abbiamo passato momenti di vera paura, paura di perdere il proprio figlio,questi bambini hanno passato le pene dell’inferno e non hanno certo chiesto di essere malati, di essere immunodepressi».
La mamma di Giulia spiega come per la figlia sia impossibile frequentare la scuola insieme agli altri bambini:«Ora mia figliaè nella fase del mantenimento, potrebbe frequentare la scuola, ma in classe ci sono due ragazzini non vaccinati».
Il no della preside
Appena la donna l'ha saputo si è rivolta alla preside che però le ha detto espressamente di«avere le mani legate».«Io posso capire la paura di chi è contro,ma se i vaccini possono aiutare a salvare la vita io sono a favore. Devo tutelare la vita di mia figlia, lei ha ancora difese immunitarie basse e con la chemio, molti vaccini che ha fatto in passato si sono annullati».
«Noi genitori come dobbiamo comportarci? Ogni giorno viviamo con un peso sul cuore, con la paura costante che i nostri bambini prendano qualcosa di grave checomprometta la salute», conclude la donna che preferisce rimanere anonima per paura di ritorsioni dei genitori no vax.Ha inviato la lettera a Gnassi anche per incoraggiarlo nelle sua "guerra" contro chi non vuole vaccinare i bambini.
Il sindaco ha introdotto, infatti,multe salateperchi non vaccina i figli, misura per cui ha ricevuto persinominacce di morte.Gnassi però non arretra. «Sono storie come questa che ci spingono ad andare avanti nella battaglia sul rispetto della legge per la copertura vaccinale. È una battaglia di civiltà che deve impegnare tutta la comunità, davanti a storie in cui l’egoismo di pochi cambia drammaticamente le vite dei nostri figli».È il commento alla lettera del primo cittadino.