Roma, l’elemosiniere del papa riattacca la corrente di un palazzo occupato. Salvini lo attacca
Il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere del Papa, si è calato l’11 maggio nella centralina elettrica di Spin Time, un palazzo romano occupato, per ripristinare la corrente elettrica. Il gruppo energetico bolognese Hera aveva staccato il 6 maggio la corrente allo stabile per morosità e il 10 maggio il Campidoglio ha fatto sapere che non avrebbe pagato le bollette arretrate. L’ex sede dell’ Inpdap, in via di Santa Croce in Gerusalemme, è occupata dal 2013, e sembra abbia accumulato un debito con Hera di 300.000 euro.
Non tarda la reazione del Ministro dell’Interno: «Conto che l’elemosiniere del Papa, intervenuto per riattaccare la corrente in un palazzo occupato di Roma, paghi anche i 300.000 euro di bollette arretrate», ha affermato Matteo Salvini.
Il cardinale ha visitato l’11 maggio lo stabile occupato ed è rimasto colpito dalle pessime condizioni in cui vivono i 450 abitanti, tra cui almeno 100 bambini, da 5 giorni senza luce e acqua calda. Ha così deciso di rimettere in funzione il contatore elettrico, messo fuori uso dalla compagnia elettrica, prendendosi la piena responsabilità dell’azione, a nome del Vaticano, con Prefettura e Acea.
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La compagnia Areti, responsabile della gestione energetica dello stabile per contro di Acea, si è però resa conto dell’anomalia quando alle 22 le luci del condominio si sono accese, e poco dopo sono sopraggiunte alcune camionette della polizia. Gli abitanti hanno però creato un presidio attorno al contatore per evitare che l’elettricità venisse nuovamente staccata.
Fonti vaticane hanno riferito ad Adnkronos che Krajewski, di ritorno da una visita ai campi profughi di Lesbos, «ha sentito il dovere di compiere un gesto umanitario, provvedendo personalmente a riattivare la corrente elettrica all’edificio». Il gesto sarebbe «stato compiuto dal cardinale Krajewski nella piena consapevolezza delle possibili conseguenze d’ordine legale cui ora potrebbe andare incontro, nella convinzione che fosse necessario farlo per il bene di queste famiglie».
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Il portavoce di Spin Labs, Andrea Alzetta, ha però definito un’«esagerazione giornalistica» l’enfasi data all’intervento del religioso, che, come afferma in un’intervista all’agenzia, «non penso abbia fatto l’elettricista». Alzetta spiega che «della vicenda si è interessata la responsabile della distribuzione del cibo dei poveri, quella di medicina solidale, le persone che lavorano lì, visto che la politica non riusciva a risolvere la situazione». Spin Time è anche sede di eventi artistici e culturali e venerdì 10 maggio vari artisti, tra cui Sabrina Guzzanti, Livia Ferri e Andrea Cosentino, hanno partecipato alla serata organizzata in sostegno dello stabile.