Salvini-Di Maio: liti e scontri tra i due partner di Governo
In piena campagna elettorale per le elezioni europee di fine maggio, i due vicepremier Luigi di Maio e Matteo Salvini non si risparmiano critiche. Già negli ultimi giorni si erano inaspriti i toni tra i due partner di governo sulla questione del decreto sicurezza bis, che dovrebbe includere delle sanzioni pesante per le Ong, anche italiane.
Una proposta che Di Maio non sembra aver gradito affatto: «Il lavoro da fare adesso e sui trattati internazionali per le redistribuzioni dei migranti e per fare questo allearsi con Orban è la cosa peggiore che si può fare. Non vorrei che il decreto sicurezza fosse l'ennesima iniziativa per coprire il caso Siri».
L'ultimo scontro, recentissimo, invece riguarda le elezioni europee. Durante un comizio elettorale in provincia di Cuneo, Salvini si è appellato ai cittadini italiani, descrivendo il voto non come una semplice elezione, ma come un referendum «tra la vita e la morte, tra passato e futuro, tra Europa libera e stato islamico basato su precarietà e paura».
Di Maio, a San Giovanni Rotondo per un incontro politico, ribatte a distanza elencando una serie di temi su cui i due partiti si trovano in disaccordo, con tanto di riferimento alla festa della mamma: «Gli italiani scelgono in libertà alle elezioni europee, dovranno scegliere tra chi si vuole tenere gli indagati per corruzione nelle istituzioni e chi no […] chi aiuta le persone con salario minimo, come vogliamo fare noi aumentando gli stipendi e chi non lo vuole fare, chi dice che la donna deve stare a casa per fare più figli e chi, invece come noi, pensa che dobbiamo prendere il miliardo di euro che avanza dal reddito di cittadinanza e metterlo in un decreto legge urgente per aiutare le famiglie che fanno figli e soprattutto le mamme che oggi festeggiano la festa della mamma».
Migranti
Probabilmente si tratta del tema di scontro più caldo tra il Carroccio e il Movimento 5 Stelle. Dopo lo scontro sul sequestro della Mare Jonio, la questione migranti è tornata a essere fonte di divisioni dopo un nuovo decreto di sicurezza, non gradito ai 5 Stelle perché potrebbe togliere alcune competenze al ministero dei Trasporti del pentastellato Danilo Toninelli, per darle al ministero dell'Interno, sotto la guida di Matteo Salvini. Il vicepremier leghista tira dritto: «Porterò il tema al prossimo Cdm. La sicurezza è mia competenza».
Conflitto d'Interessi
I 5 Stelle martedì presenteranno alla Camera il loro testo di proposta di legge sul conflitto d'interessi: stop dopo due mandati e nuove regole per chi è proprietario, possessore o abbia la disponibilità di partecipazioni superiori al 5% del capitale sociale o comunque superiore al 3% del volume di affari complessivo in uno specifico mercato. Temi non totalmente avversi al leader del Carroccio che però non li ritiene assolutamente prioritari.
Autonomia
Prioritario invece per la Lega, dopo i referendum vinti in Lombardia e Veneto, è il tema delle autonomie, che Salvini ha annunciato di voler riportare in Cdm. Le divergenze tra gli alleati di governo sono soprattutto in materia dell'iter parlamentare: i 5 Stelle, che temono una disparità di trattamento tra le regioni, vorrebbero che Camera e Senato intervengano sul testo prima che arrivi in aula, ipotesi che non è gradita ai leghisti che vorrebbero evitare eventuali modifiche.
Province
Per la Lega andrebbero ripristinate in quanto istituzioni utili che offrono servizi ai cittadini. Per i 5 stelle invece le province non sono altro che «poltronifici» e fonti di sprechi inutili.
Salario Minimo
Cavallo di battaglia del Movimento 5 stelle, fa parte anche del loro programma per le elezioni europee. Ma la Lega nutre dei seri dubbi in merito: in commissione Lavoro del Senato, dove il testo è in discussione, la Lega ha presentato alcuni emendamenti che potrebbero modificare pesantemente la proposta, ad esempio sulla questione della contrattazione territoriale.
Sblocca Cantieri
Approvato dal Cdm in via definitiva e all'esame delle competenti commissioni al Senato, lo Sblocca Cantieri potrebbe essere occasione di un nuovo scontro tra i partner di governo visto i vari emendamenti della Lega e visto il probabile tentativo da parte del Carroccio di inserire anche la Tav, alla quale i 5 stelle sono fermamente opposti.
Decreto Crescita e 'Salva Roma'
Il decreto è attualmente all'esame delle commissioni Finanze e Bilancio della Camera, ma dopo lo scontro tra Lega e 5 stelle sul debito della capitale – con tanto di video con le molliche della Sindaca Virginia Raggi – è una bomba con il timer.
Flat Tax
Ideata da Armando Siri, l'ormai ex sottosegretario alla Infrastrutture, la flat tax torna ad essere terreno di battaglia. Matteo Salvini è intenzionato a proporla in sede al Cdm la prossima settimana, insieme all'Autonomia e alla Sicurezza.