Internazionali di tennis: «Arriva Federer e noi raddoppiamo i prezzi dei biglietti»
Per gli appassionati di tennis, la prima domenica degli Internazionali Bnl d’Italia è una festa. I top playersono sparpagliati per il Foro Italico ad allenarsi in vista degli esordi, mentre negli altri campi si possono gustare primi turni a prezzi abbordabili. Quest’annoil consiglio è quello di godersi quest’immersione di tennis prima che sia mercoledì, perché da quel momento in poi i biglietti del Centrale saranno alle stelle.
Solo un nome: Roger Federer. Quest’anno il presidente della FITAngelo Binaghi ha deciso di raddoppiare i prezzi fin dal secondoturnodi mercoledì, che vedrà il ritorno sulcampo romano del campione svizzero: «Per l’esordio di Roger Federer, abbiamo raddoppiato i prezzi dei biglietti ancora invenduti», ha detto. Il fuoriclasse manca dal Master Mille di Roma da tre anni:insieme a Montecarlo, è l’unico Major che non è ancora riuscito a portare a casa.
«È un modo per premiare gli appassionati che si sono assicurati prima il posto, e l’hanno pagato molto di meno». È certo che la presenza di Federersiaun fattore cruciale per la gestione commerciale dell’evento. I dirigenti sanno bene che concedersi un’ «esperienza religiosa» tra le luci del Foro è una tentazione troppo grande per chiunque abbia nel cuore almeno una delle 20 finali Slam vinte da Roger.
Non che i prezzi siano mai stati stracciati, certo. Ma questa volta,cari appassionati o amatori che avete temporeggiato finoalla conferma di Federer per spendere la cifra (non proprio irrisoria) necessaria all’acquisto di un biglietto, sappiate che un posto per il secondo turno negli anelli meno cari del Centrale vi costerà 143euro. E così a salire.
Una piccola speranza resta, comunque, per i tesserati FIT, che da quest’anno avranno un’agevolazione del 10% sul prezzo del biglietto. Gli spetterà anche un “bonus fast track“, per entrare nei campi tramite file preferenziali. Una soluzione comoda più che altro per i match che non prevedono la numerazione dei posti. Chissà se poi alla fine non cederemo tutti al salatissimo guilty pleasure.