Vietato mangiare cani e gatti: la proposta di legge del M5s
Una settimana dopo aver depositato un disegno di legge contro il maltrattamento degli animali che prevede l’inasprimento delle pene per chi uccide o abbandona animali, aggiungendo l’aggravante per delitto durante spettacoli o manifestazioni vietate, il Movimento Cinque Stelle torna a impugnare le istanze del movimento animalista.
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Con il disegno di legge contro il maltrattamento degli animali diventerà reato anche uccidere cani e gatti con bocconi avvelenati: le pene per questo tipo di illecito prevedono il carcere fino a quattro anni. Inoltre, aumenta il potere degli ufficiali di polizia, che potranno arrestare chiunque verrà colto in flagranza di reato.
Cosa contiene il nuovo disegno di legge
La proposta di legge a firma Cinque Stelle è volta a colmare un vuoto legislativo che si protrae da circa 91 anni. «Non esistono norme che regolano le modalità di macellazione e di conservazione, ai fini della vendita, delle carni di cane e di gatto.
Non sono previsti divieti – continua il deputato pentastellato Carmelo Massimo Misiti, firmatario del disegno di legge – ma non esistono neanche norme che consentono il consumo di tali carni e, ai fini dell’alimentazione, si può vendere solo ciò che è espressamente consentito e regolamentato».
L’attuale normativa italiana sulla macellazione di cani e gatti
Attualmente in Italia vige ancora il regio decreto 20 dicembre 1928, n. 3298 in cui viene stabilito che «la macellazione è consentita solo nei pubblici macelli e, a riguardo, si riferisce solo ai bovini, bufalini, suini, ovini, caprini ed equini».
Il decreto regio, inoltre, non vieta il consumo di manzo, bufalo, mucca, toro, maiale, cinghiale, capre, agnelli, pecore e cavalli. Di diversa natura è invece la normativa europea che vieta l’uccisione di cani e gatti con finalità di commercializzazione, nonché l’importazione di pellicce di cane e di gatto e di prodotti che le contengono.
Foto copertina: torange.biz