Individuati dalla Digos e denunciati gli autori dello striscione contro Papa Francesco
Per il movimento di estrema destra Forza Nuova, come recita un post pubblicato il 12 maggio 2019 dalla loro pagina Facebook romana, il traditore degli italiani è Papa Jorge Bergoglio, paragonato a Badoglio «perché simbolo universale del tradimento più vergognoso». «Oggi è toccato a Jorge Bergoglio, domani toccherà a Mimmo Lucano», recita il post Facebook con tono minaccioso, ma afar discutereè lo striscione mostrato in pubblicocon la scritta«Bergoglio come Badoglio. Stop all'immigrazione».
È notizia di questa sera, martedì 14 maggio 2019,che la Digos e la Questura di Roma, a seguito dell'attività di riconoscimento dalle immagini visionate, hanno riconosciuto i quattro appartenenti a Forza Nuova che avevano esposto lo striscione, i cui volti erano stati prontamente censurati nel post pubblicato dalla pagina Facebook del movimento di estrema destra. Gli attivisti sono stati denunciati in quanto offeso la figura del Sommo Pontefice.
L'articolo 8 dei Patti Lateranensi
Il reato contestato è presto spiegato. I quattro militanti sono stati denunciati in relazione all'articolo 278 del codice penale in relazione all'articolo 8, legge 810 del 1929 e all'articolo 18 TULPS. I Patti Lateranensiriportano all'articolo 8 che«Le offese e le ingiurie pubbliche commesse nel territorio italiano contro la persona del Sommo Pontefice con discorsi, con fatti e con scritti, sono punite come le offese e le ingiurie alla persona del Re» e all'interno degli stessi viene considerato appunto l'articolo 278 del c.p.