Matteo Salvini e il furto del pupazzetto di Zorro ai tempi dell’asilo
«Matteo Salvini è l’uomo più desiderato dalle donne dello Stivale, anche da quelle di sinistra, malgrado non abbia propriamente la faccia da latin lover». Si apre così Io sono Matteo Salvini,il discusso libro di Chiara Gianninisalito in cima alleclassifiche di vendita su Amazondopo le polemiche e la successiva esclusionedella casa editrice che lo ha pubblicato dal Salone del Libro di Torino: la Altaforteedizioni, vicina a CasaPound.
Ansa |La copertina del libro "Io sono Matteo Salvini" di Chiara Giannini
Il libro-intervista, si apre con un’introduzione intitolata «Un fenomeno chiamato Salvini»in cui vengono descritti diversi aspetti del Salvini uomo e del Salvini politico.«C’è ci pagherebbe oro per vederlo nella quotidianità della vita quotidiana o solo per prenderci un caffè», si legge nelle prime righe che rimandano all'ormai celebreconcorso social Vinci Salvini.
«I suoi alleati maggiori – continua la scrittrice -sono stati proprio i suoi difetti: quel non aver peli sulla lingua che non sempre paga, ma che avvicina le persone; quel suo prevaricare – incalza la Giannini – il pensiero altrui pur di far emergere la giustizia».
Un comportamento – spiega l'autrice – che deriva da un fatto accaduto quando il ministro dell'Interno era solo un bambino:«Di ingiustizie, nella vita, ne ha subite anche lui, sin da piccolo, quando racconta ironicamente che dall’asilo gli rubarono il suo pupazzetto di Zorro». Come prevedibile, sul dettaglio del pupazzetto di Zorro sottratto al piccolo Salvini, si sono scatenate le battute.
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Foto copertina: @PieroLatino / Twitter