«Vivi in un ghetto?»: le domande imbarazzanti a Mahmood dei cronisti dell’Eurovision
Alessandro Mahmoud, in arte Mahmood, è nato alla clinica Mangiagalli di Milano e cresciuto a Gratosoglio, nelle periferia della stessa città, ma alcuni cronisti sembrano proprio non voler accettare che sia«italiano al 100%», come si definiscelo stesso cantante. Non è bastata la gaffe della giornalista italiana che gli ha chiesto cosa gli mancasse più del suo Paese, a Tel Aviv anche i giornalisti dell’Eurovision sono cascati nella stessa trappola degli stereotipi. «Stai facendo il Ramadan?», «Come ti senti ad essere un cantante egiziano che canta in arabo in Israele?». Sono alcune delle domande che i cronisti hanno chiesto al cantante che rappresenta l’Italia al festival musicale durante la conferenza stampa. Mahmood, pur essendo sorpreso dalle domande, ha mantenuto la calma e ha risposto con gentilezza ai cronisti: «Sono cristiano e italiano al 100%», ha detto. Ma non è riuscito a nascondere la sorpresa quando una giornalista gli ha domandato: «Vivi in un ghetto o è solo una canzone?». La cronista si riferiva a un verso della canzone Soldi: «…in periferia fa molto caldo, mamma stai tranquilla sto arrivando». Dopo un attimo di imbarazzo in cui Mahmood ha sgranato gli occhi, ha poi confermato di vivere nella periferia di Milano che forse nell’immaginario della cronista corrisponde a un ghetto.