Terremoto a destra, Meloni: «Mai più con Berlusconi». E lui lancia Draghi futuro premier
Era stata il più giovane ministro del governo Berlusconi nel 2008. Undici anni dopo da Giorgia Meloni arriva la presa di distanza ufficiale dal fondatore di Forza Italia: «Mai più con Berlusconi perché troppe cose ci dividono». Lo scenario post-voto viene delineato dalla leader di Fratelli d’Italia in un’intervista al Messaggero: «L’unica alternativa possibile, e lo vedremo dopo il voto Ue, è una maggioranza FdI-Lega. Mai con chi si allea con il Pd come in Sicilia. Dalle amministrative all’ Europa, troppe cose ci dividono da Forza Italia». Concetto poi ribadito a Napoli, durante la chiusura della campagna elettorale per le Europee.
Nessuno spazio per la proposta del Cavaliere di un governo di centrodestra guidato da Mario Draghi, il presidente della Banca centrale europea il cui mandato è in scadenza nel terzo trimestre del 2019. La benedizione di Berlusconi verso il numero uno della Bce, corteggiato da diversi partiti, era arrivata dagli studi televisivi di Rete 4: «Sono molto orgoglioso per essere stato io personalmente a fare decidere ai colleghi europei la nomina di Draghi alla Bce».
«I voti di FdI per un altro governo Monti non ci saranno mai», ha replicato invece Giorgia Meloni. Pensando alla nuova composizione del parlamento di Bruxelles, Meloni ha provato invece ad avvicinarsi a Matteo Salvini il giorno dopo la riunione dei sovranisti in piazza Duomo a Milano: «Io lavoro per un’alleanza che dal Partito polare europeo si deve spostare a destra passando per Salvini-Le Pen sino al gruppo di noi conservatori: perché senza di noi credo sia difficile una maggioranza. Ma se Salvini lasciasse il Ppe, la sua famiglia naturale è la nostra».
L’apertura alla Lega è stata poi ribadita anche a Napoli dalla leader di Fratelli d’Italia: «Matteo, salvati e salviamo l’Italia dal pantano con i Cinque Stelle prima che sia troppo tardi. Dici che i Cinque Stelle sono di sinistra, ma poi anche che ci vuoi governare 5 anni. Sembra un po’ una minaccia agli italiani».