Verso le europee / Perché un ventenne dovrebbe votare per quel partito? Rispondono i candidati più giovani
Manca meno di una settimana alle elezioni europee: in Italia si voterà il 26 maggio per eleggere gli eurodeputati che formeranno il nuovo parlamento Ue. Quello che ha due sedi (praticamente identiche) come previsto dai trattati ufficiali: servirebbe il parere unanime di tutti gli Stati membri per cambiare la situazione.
La sfida, stando alle dichiarazioni dei protagonisti della competizione elettorale, sembra essere per tutti quella di cambiare un’Europa troppo lontana dai cittadini.
Diverse le ricette: c’è ad esempio quella più europeista, quella sovranista e quella euro-scettica. Il numero di parlamentari da eleggere è calcolato in base alla popolazione degli Stati membri: all’Italia andranno 73 seggi.
La soglia di sbarramento per l’elezione è il 4%, ma la competizione elettorale stimola da sempre la partecipazione anche di liste minori (che difficilmente raggiungeranno questo obiettivo) mosse soprattutto dal desiderio di “pesarsi”.
Open ha chiesto ai partiti attualmente rappresentati nel parlamento italiano di spiegare perché un elettore dovrebbe votare per loro. Lo sguardo è quello dei candidati più giovani, in rigoroso ordine alfabetico, di ogni partito.