Aspettando le Europee / Quali sono i gruppi che compongono il Parlamento Europeo
Il 26 maggio si andrà a votare per eleggere 751 eurodeputati. Una volta eletti, i parlamentari europei sono organizzati in gruppi transnazionali che riflettono la loro affiliazione politica. È necessario che ci siano 25 membri per formare un gruppo, e almeno un quarto dei Paesi membri devono essere rappresentati. I parlamentari non possono appartenere a più di un gruppo politico contemporaneamente, ma possono scegliere di non fare parte di nessun gruppo. Ogni gruppo politico si auto-organizza designando un presidente, che dà la sua approvazione ai membri del gruppo.
Recentemente, per esempio, il presidente del Partito Popolare Europeo, Manfred Weber, ha affermato che il leader ungherese Viktor Orbán non potrà fare parte del Ppe. Prima di ogni voto in assemblea pleanaria, i gruppi esaminano i report redatti dai comitati parlamentare e propongono degli emendamenti, poi discutono per adottare una posizione comune. I membri non possono però essere obbligati a votare quanto deciso dalla maggioranza del gruppo. Attualmente, il Parlamento europeo si compone di otto gruppi.
PPE: Il Partito Popolare Europeo
Il gruppo di centrodestra riunisce partiti che appartengono alla democrazia cristiana e, più in generale, all’ala conservatrice-liberale. Ufficialmente fondato nel 1976, il Ppe esiste in maniera ufficiosa dal 1953. Il gruppo è il più grande del Parlamento, per questo i suoi membri non sono necessariamente compatti su questioni chiave come la fiscalità e l’euroscetticismo.
Il chairman è il tedesco Manfred Weber, che ambisce quest’anno alla carica di Presidente dell’UE. Fanno parte di questo gruppo i principali partiti europei di centrodestra: i Repubblicani francesi, la CDU tedesca e il Partito Popolare Spagnolo. Tra i 217 membri troviamo 14 italiani, tra cui Antonio Tajani, l’attuale presidente, 10 membri di Forza Italia, Alessandra Mussolini, un membro del partito Partito Popolare Sudtirolese e Lorenzo Cesa, di Unione di Centro.
S&D: L’alleanza progressista dei Socialisti e dei Democratici
Il gruppo nasce nel 2009, per riunire i membri del Parlamento di orientamento socialista e progressista. Nella dichiarazione che sancisce la nascita del gruppo si legge la volontà di riunire le «forze progressiste che lavorano per una Europa di solidarietà, di giustizia sociale, di uguaglianza, di sviluppo sociale, di diritti umani e di pace».
Lo presiede Gianni Pittella. Dei 189 seggi che detiene al momento in Parlamento, 32 sono occupati da italiani. Tra questi, una maggioranza di membri del Partito Democratico – tra cui l’ex ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge – un membro di Possibile (Elly Schlein) e tre di Liberi e Uguali.
ECR: Conservatori e Riformisti Europei
Il gruppo, che riunisce euroscettici e antifederalisti, è nato nel 2009 dall’unione di partiti conservatori che tengono a difendere la sovranità dei singoli stati dall’avanzata del federalismo europeo, nel rispetto del principio di sussidiarietà. Come l’ALDE, il gruppo si pone a favore del libero mercato ma sulle politiche migratorie adotta posizioni restrittive più simili a quelle dell’ENL.
Fondato inizialmente dai Tories di David Cameron che non volevano più far parte del Ppe, il gruppo è ora presieduto da Martin Callanan, che Politico definisce «Britannico abrasivo». Del gruppo fanno parte rappresentati di Forza Italia e Direzione Italia. ECR conta 75 membri, tra cui gli italiani Raffaele Fitto, leader di Direzione Italia, Remo Sernagiotto, la conduttrice televisiva Elisabetta Gardini, Innocenzo Leontini e Stefano Giovanni Maullu di Fratelli d’Italia.
ALDE: Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa
Guidato dal liberale belga Guy Verhofstadt, il gruppo è uno dei più antichi – nato ufficiosamente nel 1952 – e il quarto più numeroso in Parlamento. Il partito, fortemente europeista, è a favore del libero mercato e spinge per il mercato unico europeo e una maggiore integrazione economica. Nessun membro italiano fa parte del gruppo ALDE. I Radicali Italiani fanno parte del partito che porta lo stesso nome, ma non del gruppo parlamentare, perché non hanno raggiunto il quorum sufficiente alle scorse elezioni.
I Verdi Europei – Alleanza Libera Europea
Fondato nel 2004 a Roma, il gruppo presieduto da Daniel Cohn-Bendit e Rebecca Harms segue la tradizionale linea ecologista dei verdi di tutt’Europa: tutela dell’ambiente e lotta al cambiamento climatico, ma anche diritti delle donne. Le posizioni dei membri possono invece divergere per quanto riguarda le spinte federali o euroscettiche.
I Verdi hanno stretto un’alleanza con il gruppo di indipendentisti/regionalisti Alleanza Libera Europea, di cui fanno parte il Partito del Galles e quello Nazionalista Basco. Il Partito ha 51 membri in Parlamento, tra cui gli italiani Marco Affronte, membro del Partito Verde Europeo. Fa parte del gruppo anche Monica Frassoni, co-presidente del Partito Verde Europeo.
ELDD: Europa della Libertà e della Democrazia diretta
Il gruppo è formato da partiti che si oppongono al centralismo burocratico dell’Unione europea. Guidato da Nigel Farage (uno dei principali sostenitori e artefici della Brexit, ELDD era inizialmente composto in gran parte da membri della Lega. Il 12 giugno 2014 il Movimento 5 stelle per decidere un gruppo parlamentare europeo tra l’EFD, l’ECR o i non iscritti, nel quale il 78% dei votanti ha scelto l’EFD.
Del gruppo, composto da 42 membri, fanno parte 10 membri del M5S e tre indipendenti. I membri M5S sono Dario Tamburrano, Fabio Massimo Castaldo, (vicepresidente del Parlamento Europeo), Ignazio Corrao, Isabella Adinolfi, Laura Agea, Laura Ferrara, Marco Zullo, Piernicola Pedicini, Rosa D’Amato e Tiziana Beghin. Tra i componenti italiani, anche gli indipendenti sono Daniela Aiuto (ex M5S, ora Italia in Comune), Giulia Moi (espulsa dal M5S) e Marco Valli, espulso dal movimento dopo che il Sole 24 ore ha denunciato la sparizione della laurea in Economia aziendale dal curriculum, titolo che aveva dichiarato in campagna elettorale ma mai conseguito.
ENL: Europa delle Nazione e della libertà
Fondato nel 2015, il gruppo di estrema destra adotta posizioni fortemente euroscettiche: chiede l’uscita dall’Euro e la modifica dei trattati riguardanti l’immigrazione. È co-presieduto da Nicolas Bay, segretario nazionale del Rassemblement National (ex. Front National, il partito di Marine Le Pen), e dall’olandese Marcel de Graaff.
Del partito, che conta 40 parlamentari, fanno parte sei italiani, tutti leghisti: Mara Bizzotto, Mario Borghezio, Angelo Ciocca (famoso per aver volontariamente calpestato il discorso di Moscovici) e Marco Zanni. Ma anche Giancarlo Scottà, che ha sostituito il Ministro della Famiglia Lorenzo Fontana, e Danilo Oscar Lancini che ha sostituito il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
GUE: Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica
Il gruppo, formato dall’alleanza tra il Partito della Sinistra Europea (socialista) e l’Alleanza della Sinistra Verde Nordica, (eco-socialista), fondato nel 1994, è presieduto dalla politica tedesca Gabriele Zimmer. Il gruppo si oppone alla struttura attuale dell’Unione, considerata troppo burocratica e lontana dai cittadini, e propone la democratizzazione completa dell’UE. Si oppone anche a quello che considera un eccessivo liberismo e alla partecipazione alla NATO. Inizialmente del gruppo facevano parte esponenti del movimento comunista italiano. Ora tra i 52 membri troviamo gli italiani Eleonora Forenza, Curzio Maltese e Barbara Spinelli.