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Il video di chi ha insultato Mihajlovic: è stato un vigile

21 Maggio 2019 - 16:09 David Puente

«Ma quali tifosi della Lazio? Io sono stato insultato da un poliziotto!», aveva dichiarato Sinisa Mihajlovic in un’intervista pubblicata il 17 maggio 2019 dalla Gazzetta dello Sport per raccontare i fatti del 15 maggio a Roma alla vigilia della finale di Coppa Italia tra Lazio e Atalanta:

Ho mostrato al poliziotto il pass e chiesto come avrei potuto raggiungere il parcheggio dello stadio. Era con il casco, il manganello. Mi ha urlato in malo modo che non si passava e di andarmene. Gli ho detto che non c’era bisogno di urlare e lui mi ha detto testualmente ‘Non rompere il c…, t’ho detto di andartene, sbrigati, vaffanculo’. Gli ho risposto. E mentre ci allontanavamo in macchina ho sentito ‘zingaro di m…’. A quel punto non ci ho visto più, sono sceso e lui è corso via verso i suoi colleghi che mi hanno bloccato.

Mentre l’allenatore del Bologna parlava di un «poliziotto» con casco e manganello, la moglie Arianna Rapaccioni citava su Instagram un generico «rappresentante delle forze dell’ordine», per poi scrivere
«probabilmente un vigile urbano»:

In seguito ad alcune verifiche, occorre fare una doverosa correzione in merito a quanto accaduto ieri sera a Roma nei pressi di Ponte Milvio prima della finale di Coppa Italia tra Atalanta e Lazio. A insultare Sinisa Mihajlovic non è stato un tifoso biancoceleste, scenario che in effetti lasciava piuttosto perplessi vista la lunga e fruttuosa militanza del serbo nel club capitolino, bensì un rappresentante delle forze dell’ordine (probabilmente un vigile, ma sono in corso accertamenti) addetto al controllo dei varchi d’accesso allo stadio Olimpico. Dopo un breve battibecco, sorto per futili motivi, il soggetto in questione ha utilizzato il non eidficante epiteto “zingaro”, e da lì la reazione del tecnico rossoblù, poi allontanato da quattro poliziotti”.

La Polizia Locale del Campidoglio aveva rilasciato un comunicato stampa critico nei confronti della famiglia dell’allenatore ed ex giocatore della Lazio:

In merito alle offese indirizzate al tecnico del Bologna Sinisa Mihajlovic, il comando della Polizia Locale di Roma Capitale esprime sdegno e dispiacere per l’accaduto, ma le affermazioni contenute in un post pubblicato sul profilo Instagram da parte della moglie dell’allenatore, che indicano un agente della Polizia Locale come “probabile” responsabile, ancor prima che siano stati svolti i dovuti accertamenti, è un fatto grave che rischia solo di alimentare ulteriore odio nei confronti di chi indossa una divisa. Il Corpo si mette a disposizione per raccogliere la denuncia nel caso la famiglia Mihajlovic abbia certezza di quanto dichiarato.

Non erano mancate le scuse, anche da parte del capo della Digos che aveva poi telefonato l’allenatore. Dal video pubblicato online sull’accaduto non si riesce a comprendere chi possa essere stato l’uomo in divisa che avrebbe rivolto l’insulto razzista a Sinisa Mihajlovic:

Open è riuscita ad ottenere un video dove è possibile identificare l’uomo identificato come «rappresentante delle forze dell’ordine» da Arianna Rapaccioni.

L’uomo non indossava casco e manganello, contrariamente a quanto dichiarato a La Gazzetta dall’allenatore del Bologna.

Contrariamente alla Polizia di Stato, che nel video successivo sono identificabili in quanto indossavano il casco azzurro, l’uomo che aveva discusso e probabilmente insultato Mihajlovic pare indossare una divisa da vigile urbano.

Aggiornamento ore 19:57

Arriva la conferma, a insultare l’allenatore del Bologna era stato un vigile di Roma Capitale:

In merito alle offese indirizzate al tecnico del Bologna, Sinisa Mihajlovic, il Comando della Polizia Locale di Roma Capitale, come già premesso nei giorni scorsi, ha avviato indagini interne per risalire al responsabile dell’accaduto, nei confronti del quale è stato avviato un procedimento disciplinare.

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