Tutti contro tutti nel governo. Tria: «Nel Dl Famiglia non ci sono coperture». Di Maio: «I soldi ci sono»
Dopo il consiglio dei Ministri delle «non decisioni», il dibattito tra i due vicepremier si sposta in tv: quasi allo stesso orario Luigi Di Maio parlerà a Di Martedì (La7) e Matteo Salvini a Carta Bianca (Rai3). E sempre sugli schermi televisivi è arrivato il richiamo del ministro dell’Economia Giovanni Tria, che da tempo non era più bersaglio delle critiche dei ministri di Lega e 5 Stelle. «Non sappiamo cosa sia questo miliardo. Se si spenderà meno di quanto preventivato (per il reddito di cittadinanza, ndr) si saprà a fine anno e non adesso», ha detto Tria alla trasmissione Agorà (Rai3).
Insomma le coperture al decreto Famiglia, annunciato da Luigi Di Maio in occasione della festa della mamma «per ora non sono state individuate» ha spiegato il ministro. Il provvedimento è stato infatti rinviato, sostiene Tria, per questo motivo che ha giudicato invece «fattibile» la Flat tax, misura simbolo del programma economico della Lega pur specificando che «dipende da come verrà disegnata». Di parere opposto il capo politico M5S: «Il decreto Famiglia è una priorità politica. I soldi ci sono, l’Inps ci dice che un miliardo quest’anno lo riusciamo a recuperare», ha spiegato Di Maio.
La polemica sulle coperture economiche, spesso usata dalle opposizioni per criticare i provvedimenti del governo, nell’esecutivo gialloverde viene spesso usata contro i temi più vicini all’alleato di governo. La linea ufficiale dell’abbassare i toni non sembra trovare riscontro nella quotidianità di Palazzo Chigi. C’è poi un altro elemento da considerare: domani il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti terrà una conferenza stampa nella sede della stampa estera.
Un fatto normale per un esponente politico, se non fosse per la scarsa loquacità del numero due della Lega che da settimane si dimostra molto critico sulla tenuta del governo e sulla figura del presidente del Consiglio Conte.
L’altro vicepremier, Matteo Salvini continua a insistere per una rapida approvazione sul decreto sicurezza bis, su cui il Colle avrebbe sollevato dei dubbi: «Sono 17 articoli pronti, limati ieri notte. Il decreto è pronto, io sono pronto». E da Lecce si è augurato un’approvazione domani. Il presidente del Consiglio Conte prova a minimizzare le recenti tensioni: «Voi vedete crisi dietro ogni angolo, dietro ogni discussione e ogni confronto. Ieri siamo stati in Cdm molto serenamente, abbiamo affrontato i temi all’ordine del giorno e ci siamo aggiornati. Nessuna crisi, nessun diverbio».