Tweet e battute sessiste: si dimette il capo di gabinetto della Provincia di Trento
Si è dimesso Ivan Cristoforetti, il capo di gabinetto dell’assessorato allo Sviluppo economico della provincia di Trento, che aveva suscitato polemiche per la pubblicazione di alcune battute sessiste sui social. «Bloccato dalla Carfagna, peccato. L’ho sempre considerata gnocca, non intelligente o capace. Ma gnocca sì», questo uno dei tweet incriminati.
Gli insulti
Ritenuto il braccio destro dell’assessore Achille Spinelli, avrebbe usato su Twitter l’account “Iάννη Χριστός” per insultare le donne in sovrappeso, i musulmani, i giornalisti «scribacchini» e i «ne**i». Secondo Il Dolomiti, diverse sono state le persone che in questi mesi si sono viste costrette a bloccare il profilo riconducibile a Cristoforetti: da Mara Carfagna (protagonista del tweet già citato) a Vittorio Zucconi, fino al giornalista Udo Gumpel.
Le reazioni
I tweet sono stati rimossi ma hanno suscitato la reazione delle forze politiche di opposizione alla giunta Fugatti. A partire dal consigliere provinciale di Futura Paolo Ghezzi, che ha presentato un’interrogazione, al gruppo consiliare del Pd, fino al grillino Filippo Degasperi. Critiche anche dalla Cgil del Trentino e dal comitato Non Ultimi.
L’indagine
Nei mesi scorsi si era sollevato un polverone su un altro capo di gabinetto della giunta provinciale, Marika Poletti, costretta a dimettersi per un tatuaggio con una svastica e un video che la ritraeva mentre cantava un inno nazista.
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