Banksy si autoinvita alla Biennale: i vigili lo cacciano per abusivismo – Il video
L’ipotesi di una presenza ufficiosa di Banksy alla 58esima Biennale d’Arte di Venezia si era già palesata durante i giorni della pre-apertura della rassegna artistica veneziana. Il segno lasciato dal misterioso street artist era apparso nella seconda settimana di maggio 2019, nel sestriere di Dorsoduro, sulla sponda del canal Rio de Ca’ Foscari, vicino a Campo Santa Margherita.
L’opera raffigura un bambino migrante avvolto nel giubbotto salvagente che impugna un fumogeno fluorescente, che cattura inequivocabilmente l’occhio dello spettatore. Malgrado l’artista non abbia ancora rivendicato l’opera, e nonostante la creazione rispetti i tratti e i contenuti delle opere banksyane, una conferma del passaggio dello street artist nella Laguna è arrivata con un video, pubblicato da Banksy stesso sul suo profilo Instagram.
Il video di Banksy a Venezia
«Sto preparando il mio stand per la Biennale di Venezia. Malgrado si tratti del più grande e prestigioso evento d’arte al mondo, per qualche ragione io non sono mai stato invitato», scrive lo street artist. Nel video, che si apre sulle note di Que sera, sera di Doris Day suonata con una fisarmonica, si vede un uomo che monta il proprio banchetto, accostando le proprie tele che compongono una sorta di opera di vedutismo veneziano e raffiguranti una da grande nave da crociera che si staglia sulla laguna veneziana.
Banksy contro la Biennale
Banksy ha deciso di riprendere nel video le osservazioni di due donne, inasprendo la polemica sia sul piano artistico, sia sul piano politico-ambientale. La provocazione nei confronti della rassegna d’arte è già espressa nella didascalia del video, ma viene esacerbata dal commento fuoricampo di una donna: «È persino più bello di quello che abbiamo visto in Biennale».
Banksy e il cambiamento climatico
Banksy gioca anche con il titolo dell’opera, Venice in oil, indicando sia la tecnica utilizzata per realizzare le tele, sia per denunciare il crescente inquinamento creato dalle navi da crociera che attraccano nella Serenissima.
L’Unesco, in passato, aveva infatti chiesto l’intervento del Governo italiano per limitare l’accesso delle grandi navi nella laguna e nel bacino di San Marco. Banksy cerca di indirizzare l’attenzione del pubblico sulla tematica ambientalista, inserendo il commento di un’altra donna che esclama: «Le navi da crociera possono andare a navigare. Questo è un mostro».
L’intervento della polizia locale
Il gioco però viene interrotto dalla polizia locale che si avvicina al baracchino di Banksy e lo invita a rimuovere l’istallazione a causa della mancata autorizzazione a occupare il suolo pubblico.
Il video dell’artista si conclude con la rimozione dei cavalletti e la chiusura del baracchino, che viene trascinato via dall’artista mentre sullo sfondo attracca una nuova ennesima imponente nave da crociera.
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