Gruber-Salvini, secondo round: «Se le sue promesse sono farlocche come quella dei fiori…» – Il video
Gruber-Salvini, la sfida continua. Il primo botta e risposta tra la giornalista di La7 e il vicepremier leghista risale a una decina di giorni fa, quando il ministro dell’Interno si era lasciato andare a una battuta infelice durante una delle sue tappe della campagna elettorale per le elezioni Europee. «Non ho voglia, ma devo andare da Lilli Gruber… Simpatia portami via», aveva detto Salvini in piazza a Giussano, prima dell’ospitata a Otto e Mezzo. Lilli Gruber non aveva affatto apprezzato la mancanza di eleganza di Salvini, invitandolo a rimanere a casa e a non presentarsi alla trasmissione. Salvini si era però presentato e aveva promesso un mazzo di fiori alla conduttrice, come simbolo di scuse. Quel mazzo di fiori, però, non è mai arrivato. E la Gruber non si è lasciata sfuggire l’occasione: alla fine dell’intervista di ieri – 23 maggio – con il leader della Lega, ha fatto ironicamente notare questa mancanza a Matteo Salvini: «Il famoso mazzo di fiori di scuse che mi aveva promesso l’ultima volta non è mai arrivato, glielo volevo dire». Salvini si è giustificato dicendo che avrebbe preferito omaggiare la giornalista di persona, con un mazzo di fiori e una scatola di cioccolatini, immancabilmente Made in Italy. La Gruber ha sorriso davanti alla giustificazione del ministro dell’Interno rispondendo con una battutina tagliente. «Se tutte le sue promesse elettorali agli italiani son così farlocche come quella del mazzo di fiori per me, gli italiani non sono messi tanto bene. Però noi siamo fiduciosi».