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Dalla Cool Britannia alla Brexit: il declino del Regno Unito in 2 minuti – Il video

Le dimissioni di Theresa May arrivano in un momento di crisi generale per il Paese, che non può far altro che ricordare tempi migliori e interrogarsi sul domani

Le dimissioni di Theresa May hanno sancito non soltanto la crisi del governo, del partito conservatore, ma anche dell’intero sistema politico britannico che non riesce a uscire dal pantano in cui si trova. Se i conservatori si sono divisi in più fazioni sulla Brexit – tra puristi e moderati, come May, disposti a un compromesso per una soft Brexit – anche il partito laburista non è riuscito ad articolare un messaggio chiaro: sono pro-remain, ma anche a favore di approvare l’accordo sull’uscita. Hanno chiesto alla Camera dei deputati di esprimersi su un secondo referendum, ma pubblicamente Jeremy Corbyn non lo ha mai richiesto apertamente. Nel Regno Unito tutti concordano sul fatto che l’attuale classe politica non sia all’altezza del momento storico. I nostalgici tra le fila dei conservatori pensano ai tempi d’oro di Margaret Thatcher, la donna che disse «no, no, no, no» a una maggiore integrazione del Regno Unito nell’Unione europea, amata anche dai brexiteers del partito indipendentista Ukip e, oggi, dai militanti del Brexit Party di Nigel Farage. A sinistra tra i più centristi c’è chi inneggia a Tony Blair, detestato però da una parte del partito che non sa perdonargli il fatto di aver spostato l’asse del labour verso il centro – un anatema per i corbynisti – ma sopratutto di aver portato il Regno Unito in guerra in Iraq, al fianco dell’ex presidente americano George W. Bush. E poi ci sono i nostalgici per un’epoca d’oro, una belle époque culturale in cui il Regno Unito, ancora aperto al mondo, esprimeva il meglio di sé, come con i Beatles negli anni Sessanta o, più recentemente, con i Radiohead o con i romanzi di Martin Amis o Ian McKewan negli anni Novanta. Adesso il Regno Unito dovrà re-inventarsi un’altra volta, per trovare una nuova strada verso il futuro. Questa volta un po’ più solo rispetto al passato.

Video realizzato con il contributo grafico di Vincenzo Monaco

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