Non solo le Europee: in Irlanda si vota anche sul divorzio
Dopo Olanda e Regno Unito, tocca all’Irlanda votare per le elezioni europee, mentre i vicini sono nel caos per la Brexit. Quello con l’UE non è però l’unico tema su cui il Paese si pronuncerà. Lo stesso giorno in cui si voterà per eleggere i rappresentati del Parlamento Europeo, gli irlandesi eleggeranno anche i loro rappresentanti locali e decideranno, tramite referendum, se vogliono velocizzare o meno le procedure di divorzio.
La legge attuale
In Irlanda il divorzio è diventato legale nel 1997, dopo il referendum del 1995 in cui il sì vinse per una manciata di voti. La legge, però, è molto restrittiva. Per poter richiedere il divorzio bisogna dimostrare di aver vissuto separatamente per almeno quattro degli ultimi cinque anni prima della richiesta. Da questo obbligo non sono esentate nemmeno le vittime di violenza domestica, la maggior parte delle quali sono donne. Il divorzio è regolamentato da leggi che sono tra le più restrittive in Europa e che, facendo parte della Costituzione, sono difficilmente modificabili.
Il referendum
Per questo, è stato indetto il referendum del 24 maggio, in cui gli elettori dovranno scegliere se approvare o meno la proposta del governo di rimuovere questo ostacolo ai procedimenti di divorzio. Se l’iniziativa verrà approvata, il Parlamento determinerà quale sarà il nuovo periodo di tempo necessario prima di poter fare domanda di divorzio.
Secondo il ministro della Giustizia e dell’Uguaglianza Charlie Flanagan, questo potrebbe diventare di circa due anni. I votanti saranno anche chiamati a esprimersi sul divieto costituzionale di riconoscere i divorzi effettuati all’estero, rendendo impossibile per chi si è sposato fuori dall’Irlanda di sposarsi nuovamente nel Paese.
L’ Irlanda per i diritti civili
Se la proposta passerà, sarà l’ultima di una serie di misure che hanno messo in discussione il ruolo centrale storicamente occupato dalla Chiesa cattolica. L’Irlanda è stato il primo Paese a legalizzare il matrimonio omosessuale attraverso un referendum nel 2015.
Nel 2018, sempre tramite un referendum, gli irlandesi avevano sovvertito il parziale divieto costituzionale di abortire. Anche in questo caso, il supporto popolare alla misura è alto, e sono ormai pochi quelli che concepiscono un «sì» al divorzio come uno smantellamento dell’istituzione matrimoniale.
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