Il Pentagono non ha mai ammesso di indagare sugli Ufo
Diverse testate ci sono cascate in pieno, anche noi. Purtroppo siamo stati ingannati dalle fonti apparentemente autorevoli di questa fake news (comprese diverse agenzie di stampa). Non abbiamo scuse: la storia delle presunte indagini del Pentagono sugli Ufo – intesi come dischi volanti – , diventata virale nelle ultime ore, era in circolazione già da due anni.
Indiscrezioni riguardo una presunta «iniziativa governativa segreta» sono state diffuse per la prima volta nel 2017 dal New York Times, autorevole testata americana, che spiegò in maniera corretta la vicenda. Si faceva riferimento a fondi destinati al Advanced Aerospace Threat Identification Program (Aatip), un programma governativo volto a verificare la presenza di velivoli non identificati nei cieli americani.
Come è nata la fake news
Tuttavia, già in quell’articolo, il Pentagono dichiarava di aver cessato gli stanziamenti per il programma. All’epoca la vicenda fece scalpore non tanto per i presunti dischi volanti, quanto per le circostanze discutibili in cui venne messo in piedi il programma – coinvolgendo indirettamente persino il cantante dei Blink 182 Tom DeLonge -, che aveva come principale promotore il senatore Harry Reid, noto ufologo convinto (come spiega anche Paolo Attivissimo nel suo recente fact checking).
Il Sun e il New York Post hanno rilanciato nelle ultime ore queste narrazioni distorte suggerendo che il Pentagono avrebbe ammesso di indagare sugli Ufo, intesi come vere e proprie astronavi aliene.
La «gola profonda» del Pentagono
Si citano a tal proposito le affermazioni del portavoce del Pentagono Christopher Sherwood, il quale però non parla affatto di Ufo o navi spaziali, bensì di aerei:
«Il Dipartimento della Difesa si preoccupa sempre di mantenere un’identificazione positiva di qualunque aereo nel nostro ambiente operativo, nonché di identificare eventuali risorse straniere che possano rappresentare una minaccia al territorio nazionale».
Per quanto riguarda l’oggetto «misterioso» che si vedrebbe nell’immagine associata alla fake news, una spiegazione plausibile è stata fornita già nel dicembre 2017 dal debunker Mick West nel suo forum MetaBunk. Si tratta molto probabilmente di un fenomeno noto come «IR flare», ovvero un riflesso generato dagli infrarossi, dovuto al bagliore dei motori.