Francia, vince il partito di Marine Le Pen
Ore 8:10 – Raphael Glucksmann, capolista della lista Partito Socialista – Piazza Pubblica ha dichiarato che il risultato è «migliore del previsto» e evoca una coalizione con gli ecologisti. In effetti, secondo i sondaggi la lista, che ha ottenuto il 6% circa rischiava di non raggiungere nemmeno la soglia del 5%.
Ore 8:00 – Ingrid Levavasseur, una delle ex-portavoci dei gilet gialli: «A forza di disprezzare il popolo si finisce per farsi superare dai peggiori. Non mi sorprende»
Ore 7:50 – Dopo Brexit, il Rassemblement National di Le Pen e la République en Marche di Macron potrebbero trovarsi con lo stesso numero di seggi a Bruxelles, ossia 23.
Ore 7:30 – In Francia, la più alta affluenza in 25 anni.
Ore 06:30 – Con il 98% dei voti delle elezioni europee conteggiati, ormai non ci sono più dubbi sulla vittoria del Rassemblement National di Marine Le Pen. Con il 23,43% dei voti, la lista «Prendete il Potere» ha sconfitto «Rinascimento», capeggiata da Nathalie Loiseau e sostenuta da Emmanuel Macron, ferma al 22,31%. Il partito ecologista è il terzo in classifica, al 13,42%. I due partiti di sinistra e destra tradizionale, il Partito Socialista e i Repubblicani, hanno ottenuto rispettivamente il 6,18 e l’8,48%, un risultato piuttosto deludente.
Ore 01:44 – Nessuna delle liste dei gilet gialli ha raggiunto il 5%. Nel pieno delle contestazioni una lista gilet gialli era data al 12%, ma i problemi di eterogeneità e rappresentatività intrinsechi al movimento hanno pregiudicato la sua fortuna politica.
Ore 00.55 – I militanti del Rassemblement National festeggiano. Già nel 2014, con il 24,86% dei voti alle europee, il successo del partito di Marine le Pen ha sancito l’inizio del tracollo di Francois Hollande.
Ore 00:16 – Nel Nord Pas-de-Calais il candidato del partito di estrema destra Rassemblement National è al 38%.
Ore 00.00 – La France Insoumise (La Francia Indomita), il partito di estrema sinistra di Jean-Luc Mélanchon sconfitto al 6,6%, in quinta posizione dietro al Front National di Marine le Pen. L’obiettivo della lista guidata da Manon Aubry era quello dell’11%, risultato ottenuto alle presidenziali del 2017.
Ore 23:20 – Al 74% dei voti contati, la lista del Rassemblement National è al 23,53%, «Renaissance», sostenuta da Macron è al 22,47 %.
Ore 22:33 – Marine Le Pen si congratula con il suo candidato, il ventitreenne Jordan Bardella.
Ore 22:10 – Il Primo Ministro Edouard Philippe: «Accolgo i risultati con umiltà. Quando si finisce secondi a un’elezione, non si può dire di averla vinta». Philippe ha anche affermato che «Metterà in pratica una strategia per aiutare di più i territori che si sentono dimenticati».
Ore 22:05 – Secondo le prime stime dei risultati delle elezioni europee in Francia, la lista del Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen, guidata dal ventitreenne Jordan Bardella, sembra essere il primo partito con uno scarto di due/tre punti sulla lista Renaissance del partito di Emmanuel Macron.
Dopo una campagna giocata sull’antagonismo tra questi due partiti, il RN avrebbe ottenuto il 23,3% contro il 22,1% della lista del presidente. Marine Le Pen ha già affermato: «Chiediamo questa sera lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale».
Al terzo posto troviamo i Verdi, al 13,1%, seguiti dalla destra dei Républicains, il partito conservatore, all’8,4%, e dalla sinistra radicale della France Insoumise di Jean-Luc Mélanchon, al 6,6%, a pari merito con la lista della sinistra tradizionale di cui fa parte il Partito Socialista, guidata dal saggista Raphael Glucksmann.
I sondaggi avevano previsto un alto astensionismo, addirittura più elevato del consueto, ma l’affluenza ha superato le aspettative. La partecipazione è del 52%, quasi dieci punti percentuali più alta di quanto lo fosse alla stessa ora nel 2014 e nel 2009.
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