Olanda, sovranisti divisi, avanti la sinistra
Ore 02:00 – Secondo il calcolo del quotidiano olandese De Telegraaf, se il Regno Unito dovesse effettivamente lasciare l’Unione europea in autunno, con i tre seggi aggiuntivi che spettano al Paese, il Partito per la libertà di Geert Wilders dovrebbe riuscire a entrare nel parlamento europeo, nonostante il risultato deludente.
Ore 01:00 – Il tweet di ringraziamento di Frans Timmermans. Il partito del Lavoro si conferma primo, davanti al Partito per la Libertà e la Democrazia e dell’Appello Cristiano Democratico.
Ore 23:30 – Con l’86% dei voti scrutinati, il Partito del lavoro di Frans Timmermans si conferma al primo posto con 6 seggi, seguito dal Partito per La Libertà e la Democrazia (VVD) di Mark Rutte, terzo l’Appello Cristiano Democratico con 4 seggi, quarti i Verdi con 3 seggi. Soltanto quinti il Forum per la democrazia (Fdv), confermando quanto stabilito dagli exit poll.
Insieme al Regno Unito, i cittadini dell’Olanda sono stati i primi a votare nelle elezioni europee. Gli exit poll davano i laburisti del PvdA (Partito del Lavoro) del Commissario europeo Frans Timmermans in testa col 18,4 percenti dei voti e 5 seggi del Parlamento europeo conquistati.
Novità anche sul fronte sovranista. Il Forum per la democrazia (Fdv), nuovo movimento populista di destra nazionalista, si dovrebbe classificare al quarto posto con l’11% dei voti e 3 seggi. Si conferma quindi vera novità sovranista, rispetto al Partito della libertà di Geert Wilders, che nel 2014 aveva ottenuto 4 seggi nell’Europarlamento quest’anno rischia di rimanere a digiuno.