Estonia al voto: è ascesa dell’estrema destra
Ore 06:00 – I cittadini estoni hanno designato per il Parlamento di Strasburgo i socialdemocratici Marina Kaljurand e Sven Mikser, che si uniranno al gruppo S&D, Andrus Ansip e Urmas Paet del Partito Estone Riformista, Yana Toom del partito populista di Centro che faranno parte del Partito Popolare e Jaak Madison del partito EKKRE di estrema destra, che ancora non ha reso noto il gruppo parlamentare che sceglierà.
Ore 00:40 – Al primo posto troviamo il liberista Partito Estone Riformista, al 26%. Seguono i socialdemocratici al 23% e il partito populista di Centro al 14%. Il partito sovranista EKRE ottiene un quarto posto, con il 12% dei voti.
Gli estoni sono andati oggi alle urne per scegliere i loro rappresentati all’europarlamento ma in questo momento nel Paese baltico il tema principale è la formazione di un nuovo governo, di cui probabilmente faranno parte i populisti di destra. I due principale partiti estoni, il Partito di Centro e quello Riformista, fanno parte dello stesso gruppo a Bruxelles: il liberale ALDE. I due partiti hanno insieme 60 seggi sui 101 al parlamento estone, ma hanno deciso di non cooperare per quella che chiamano una differenza in termini di politica fiscale.
Qualsiasi dei due partiti sceglierà di governare, dovrà farlo insieme a uno dei due partiti di estrema destra, il Conservative People’s Party (EKRE), che ha triplicato il suo successo elettorale quest’anno (raggiungendo il 18%), o Pro Patria (Isamaa). Il patto di coalizione proposto dall’attuale primo ministro, Jüri Ratas, include alcune politiche migratorie di EKRE, tra cui quella di non accettare nessun rifugiato come previsto dalle quote europee. Martin Helme, di EKRE, è famoso per aver affermato «If you are black, go back», «Se sei nero torna indietro».
Il suo partito di Ratas, Centrum, è arrivato secondo dopo Reform dell’ex eurodeputata Kaja Kallas. Già a marzo è stato possibile votare online, e il voto telematico ha mostrato delle differenze. I simpatizzanti del partito Reform sono per esempio più numerosi tra chi ha scelto di votare online. Anche in Estonia l’affluenza è stata più alta del consueto, all 33% questo pomeriggio, due punti in più rispetto a cinque anni fa.
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