Europee, ridono tutti tranne Di Maio. Trionfo della Lega (34%), Pd secondo, crolla il M5s
Roma, 1 giugno, nasce il Governo Conte. Luigi Di Maio e Matteo Salvini giurano sulla Costituzione. Il M5s è il primo partito col 33% dei voti, la Lega il terzo col 17%. Meno di un anno dopo, i rapporti di forza che emergono dalle elezioni europee sono invertiti:
Una sola parola: GRAZIE Italia! 🇮🇹 pic.twitter.com/PEmaNvCpNJ
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 26 maggio 2019
Il centro-destra unito vale quasi il 50%
Cresce anche Fratelli d’Italia, che conquista il 6,4% dei voti, 2 punti in più rispetto alle politiche. Giorgia Meloni esulta (“Siamo cresciuti del 50%”) e si propone come partner ideale di Matteo Salvini, in un governo Lega-FdI.
🔵 GRAZIE!@FratellidItaIia cresce del 50% rispetto alle elezioni politiche.
— Giorgia Meloni 🇮🇹 ن (@GiorgiaMeloni) 27 maggio 2019
Questa vittoria la dedichiamo a tutti coloro che ci hanno sostenuto e che hanno creduto in noi: come sempre non tradiremo la vostra fiducia.
E ora andiamo in Europa a #CAMBIARETUTTO! pic.twitter.com/l198NspKPG
Silvio Berlusconi lascia trapelare soddisfazione, anche se Forza Italia si ferma all’8,8%, un risultato deludente. L’unica nota positiva per il partito è l’elezione dell’ex Cavaliere, che a 82 anni torna a rivestire una carica pubblica come europarlamentare.
Non superano la soglia di sbarramento il partito di Emma Bonino “+Europa”, La Sinistra ed Europa Verde. Percentuali bassissime anche per CasaPound (0,33%) e Forza Nuova (0,15%), scavalcate dal Popolo della Famiglia di Adinolfi (0,43%).
Il destino del Governo
Nel nostro Paese (ma non solo), le elezioni europee sono state viste come un test per la tenuta del Governo gialloverde. Nonostante il trionfo del suo partito, Matteo Salvini ha ribadito in più occasioni che «i cinque stelle sono amici», «che non vorrà mezza poltrona in più» e che la vittoria non sarà usata per una resa dei conti contro l’alleato, che pure lo attacca da mesi. Quando i risultati erano ormai chiari, Luigi Di Maio ha scritto a Salvini congratulandosi per la vittoria. Il Ministro dell’Interno ha risposto che i loro rapporti torneranno buoni.
Lega vs M5s: la mappa del voto
La Lega è il primo partito ovunque tranne che in Trentino (dove ha vinto il Südtiroler Volkspartei) e nelle regioni del Sud dove pure il partito di Salvini ha ottenuto un ottimo risultato (la media è superiore al 20%). Il M5s conquista Campania, Puglia, Molise, Calabria e Sicilia, ma – come ha ammesso lo stesso Di Maio – potrebbe aver pagato la scarsa affluenza nel Meridione, il suo bacino elettorale d’elezione. Rispetto agli altri Paesi europei, dove la partecipazione al voto è aumentata, l’Italia fa accezione: l’affluenza è stata del 56,1%, in calo rispetto al 58,6% del 2014.