Salvini: «Flat tax fino a 50mila euro». Costerà 30 miliardi
Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, in una diretta su Facebook, attacca l’Ue e annuncia di voler «abbassare le tasse ai lavoratori italiani» proponendo al Consiglio dei ministri un testo, studiato dagli economisti della Lega, che prevede un’imposizione fiscale «piatta sui redditi di imprese e famiglie fino a 50mila euro» (flat tax) e che costerà al nostro Paese 30 miliardi di euro. L’obiettivo, dunque, è far «crescere la ricchezza e investire sul lavoro».
«Convocare una conferenza sul lavoro al Parlamento europeo»
Poi, rivolgendosi all’Europa, tuona: «Nonostante i tagli, il sangue, i licenziamenti e il blocco delle assunzioni il debito cresce di 300 miliardi proprio negli anni del rigore di Monti e Renzi. Cresce anche il rapporto debito Pil. Dovete capire che, se la gente non lavora, non acquista prodotti e non paga le tasse». Il prossimo passo sarà quello di chiedere al Parlamento europeo e alla commissione Ue la convocazione urgente di una
«conferenza sul lavoro, donne, giovani e diritto alla salute».
«Cari italiani, siete fascisti e squadristi»
Il vicepremier, ironizzando sulle accuse mosse ai suoi elettori, ironizza così: «Cari italiani, birbantelli, siete diventati fascisti, nazisti, squadristi e sovranisti. Chi ha votato la Lega non ha la terza media? Chi lo dice è il primo degli imbecilli. Ho conosciuto operai e imprenditori con la quinta elementare ma con testa, cuore e onestà. Ho conosciuto plurilaureati che, invece, hanno arrecato molti danni al nostro Paese. Basta con questa arroganza e con questa pseudo superiorità culturale della sinistra».
«La sinistra ha accolto finti profughi»
Salvini, poi, gongola sui risultati ottenuti alle elezioni europee 2019: «A Riace e Lampedusa siamo il primo partito perché abbiamo portato ordine e sicurezza». E sulla questione immigrazione aggiunge: «La sinistra in questi anni ha accolto finti profughi che, invece, erano qui a rubare e scippare».
Infine il Ministro dell’Interno torna a parlare della polemica sul rosario, sui simboli religiosi più volte utilizzati dal vicepremier in contesti pubblici: «Quante polemiche… Io testimonio una cultura e una tradizione. Noi diamo rispetto e portiamo rispetto. L’Europa trovi il suo orgoglio, le sue radici».