Paragone attacca Di Maio: «Quattro incarichi sono troppi: se vuoi fare Superman devi esserlo»
Dopo la debacle alle elezioni europee scatta il processo a Luigi Di Maio. In casa M5s crescono i malumori e si inizia a puntare il dito contro la leadership del Movimento.
I sei milioni di voti persi in un anno stanno facendo ricredere fedeli e fedelissimi che – secondo indiscrezioni – chiedono un cambio al vertice. Uno degli attacchi più duri al capo politico del M5s arriva da Gianluigi Paragone che, sul Corriere della Sera, accusa il M5s di essere diventato individualista: «Siamo passati dal noi all’io».
Il giornalista rincara la dose: «Se vuoi fare Superman devi dimostrare di esserlo». Troppe cariche, troppi incarichi per Luigi di Maio afferma Paragone: «È più un eccesso di generosità. A 32 anni non puoi fare il capo della prima forza del Paese, il vicepremier, il ministro dello Sviluppo economico e il ministro del Lavoro».
Sull’operato del vicepremier al ministero del Lavoro Paragone cerca il compromesso: «Ha fatto un buon lavoro. Ma serve un ministro a tempo pieno». Alle europee la Lega è diventata il primo partito in Italia con il 34,3% dei voti, e le chiavi del governo ora sarebbero in mano a Salvini. Per il conduttore la soluzione è una: «Tria deve andare via e la Lega deve chiedere il ministero».
C’è spazio anche per una frecciatina al primo ministro Conte e sui suoi rapporti con la Lega: «Uno dei suoi tratti distintivi è l’eleganza. Ma deve imporsi e dire che questo non è un governo di destra».