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Casa Surace spiega agli americani come comportarsi in Italia. E spunta anche l’ambasciatore

30 Maggio 2019 - 22:10 Valerio Berra
Lewis M. Eisenberg rappresenta gli Stati Uniti in Italia dal 2017. Ed è proprio lui che è stato scelto per spiegare ai suoi connazionali le nostre tradizioni

Nessuno nasce learned, imparato. Nemmeno l’ambasciatore degli Stati Uniti. L’ultimo video pubblicato su YouTube da Casa Surace, collettivo di comici del Sud, ha nel cast un ospite d’onore: Lewis M. Eisenberg, dall’ottobre 2017 ambasciatore degli Stati Uniti in Italia e a San Marino. Il titolo del video è: I consigli agli americani in Italia e si tratta di un breve prontuario per tutti i turisti che quest’estate voleranno dal Paese dei grandi parchi pieni di bisonti per una vacanza in Italia.

Non alterate il cibo tipico e imparate i gesti, prima della lingua

Come era prevedibile, i consigli principali sono sul cibo e sulle tecniche di comunicazione. La prima regola infatti è quella di evitare varianti creative alla cucina tipica: «Venite in Italia per assaggiare il cibo italiano? Perchè lo volete alterare? Volete la maionese? Mettetela sull’hamburger».

Il video di Casa Surace dedicato agli americani che vengono in Italia

Per la lingua invece basta imparare un gesto. Un movimento citato anche da Carlo Emilio Gadda in Quer pasticciaccio brutto de via Merulana: «Raccolte a tulipano le cinque dita della mano destra, altalenò quel fiore nella ipotiposi digito-interrogativa tanto in uso presso gli Apuli». Ad essere più prosaici si tratta del tipico gesto – quasi più famoso all’estero che in Italia – in cui si raccolgono le dita a becco e si agita un po’ a caso la mano per comunicare qualsiasi cosa. Dopo una breve intervista a Nonna Rosetta, il video si conclude con Lewis Eisenberg intento a prendere appunti per capire meglio come istruire i sui concittadini sul viaggio in Italia. Comprese le regole più importanti è proprio sul movimento descritto da Gadda che si blocca: «What do you meant with that gesture?». «Ma tu Luigi deve disegnare, le figure sono importanti!».

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