Cosa è successo a St3pNy, lo youtuber accusato di aver evaso un milione di euro
Soldi che arrivano direttamente dalla piattaforma, soldi che arrivano dai contenuti sponsorizzati, soldi che arrivano dalla vendita del merchandising, dagli eventi e dalla collaborazione con le aziende. Le fonti di guadagno per uno youtuber sono tante ed è per questo che esiste una sorta di cortina di fumo sui guadagni di quelli più famosi. A parte qualche caso isolato, non se ne parla. È difficile calcolare gli introiti e i diretti interessati non hanno nessuna intenzione di approfondire l’argomento. Soprattutto in Italia.
La Guardia di Finanza di Firenze, però, ha diffuso una serie di dichiarazioni che potrebbero far dissolvere questo fumo e capire un po’ meglio i rischi, i volumi le modalità di pagamento di questo giro d’affari. Secondo le Fiamme Gialle infatti Stefano Lepri, conosciuto su YouTube come St3pNy, avrebbe evaso in cinque anni circa un milione di euro. Esattamente nel periodo che va dal 2013 al 2018. Gli anvni in cui St3pNy è cresciuto di più sul canale che ora ha raggiunto quasi i 4 milioni di iscritti.
Lo youtuber ha risposto subito. Prima con una dichiarazione all’Ansa, poi con una storia Instagram e poi con un video sulla piattaforma di Google dal titolo (tutto maiuscolo) NON SONO UN EVASORE. Qui, riprendendosi all’aperto, spiega di aver fatto diversi incontri con il nucleo della Guardia di Finanza di Firenze. Anche se ora lo youtuber vive a Milano ha origini toscane. Incontri dai quali, semplicemente, sarebbe emerso che il «il metodo con cui pago le tasse sarebbe da rivedere».
Le dichiarazioni delle Fiamme Gialle
L’accusa esatta è quella di aver «omesso di dichiarare, tra il 2013 e il 2018, ricavi per 600.000 euro e di versare Iva per oltre 400.000 euro». Il problema, a quanto si apprende, riguarderebbe fondamentalmente i contratti firmati con le agenzie che si occupano di pubblicità, contratti che non erano adeguati alla professione svolta da St3pNy. Le dichiarazioni riportate dall’Ansa non parlano di condanne. Ma solo di una nota della Guardia di Finanza.
La risposta dello yotuber
La storia raccontata dallo youtuber è però diversa. Rispondendo a questa vicenda ha spiegato che esiste un vuoto normativo su questo argomento: «A seguito di vari incontri con la Guardia di Finanza in cui ho cercato di raccontare il mio lavoro, a loro in parte sconosciuto, è emerso da una loro interpretazione che il modo in cui ho pagato le tasse fosse da rivedere».
St3pNy ha detto anche che: «Se ci sarà da rimediare a un pagamento sarà fatto in modo molto sereno, con la speranza che il mestiere dello youtuber venga regolamentato presto, in modo da evitare complicazioni per tutta la categoria».
La notizia è già circolata parecchio, vista la popolarità dello yotuber. Un’attenzione non richiesta che ha portato St3pNy a criticare i media: «Finalmente dopo tanti anni sono diventato famoso grazie ad un clickbait, su giornali e TV che come al solito utilizzano titoloni esclusivamente per fare views…Io ora torno a fare quello che mi piace e che mi riesce bene: fare video».
L’agenzia stampa Ansa scrive che sono molti gli youtuber sotto la lente della Guardia di Finanza. In effetti, il problema alla base, però, è l’inquadramento dello youtuber come professione. Spesso poi capita che non siano gli youtuber a gestire da soli i loro ricavi, ma che si affidino ad agenzie esterne. Senza contare che la professione dello youtber non è ancora conosciuta e, quindi, poco regolamentata.
Chi è St3pNy, il secondo youtuber più seguito in Italia
Stefano Lepri ha 24 anni ed è uno dei famosi gamer, gli youtuber i cui contenuti si basano soprattutto sui videogiochi. St3pNy però non è un giocatore professionista di esport o un esperto che si occupa di analisi e recensioni. Nella maggior parte dei casi si riprende mentre gioca, registrando i suoi commenti e le sue reazioni. Un genere di intrattenimento che ha avuto come pionere PewDiePie, uno youtuber da quasi 100 milioni di follower.
St3pNy è il secondo youtuber più seguito in Italia, un gradino sotto a Favij. Non solo ha un canale da 3,7 milioni di iscritti ma è uno dei quattro volti dei Mates, il collettivo di youtuber più seguito in Italia. Questi ragazzi, tutti attorno ai 25 anni, hanno fatto dell’intrattenimento una professione. Sui loro canali hanno proposto video che vanno oltre i videogiochi, come vlog di viaggi o le ormai arcinote challenge.
Da YouTube ha seguito il cursus honorum tipico degli youtuber. Ha un merchandising con il suo logo, ha scritto un libro (Veri amici, Mondadori) ed è arrivato anche in televisione, con il programma #socialface, trasmesso su Sky. Insomma. Una carriera per adesso ricca, in una profesisone che è ancora difficile inquadrare, anche dal punto di vista fiscale.
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