Netanyahu non riesce a formare un governo: nuove elezioni per Israele
Doveva essere il quinto mandato consecutivo per Benjamin Netanyahu dopo la vittoria contro il rivale Gantz alle elezioni dello scorso aprile in Israele. Ma i 28 giorni, più un’estensione di 14, non sono bastati al premier israeliano per formare un governo.
Nei giorni scorsi Netanyahu aveva cercato di trovare un compromesso – tra Avigdor Lieberman, leader del partito ultra-nazionalista russofono Yisrael Beitenu, e i partiti religiosi – sulla leva militare obbligatoria per i giovani ultraortodossi, nodo sul quale si sono arenati i negoziati.
La decisione è passata al parlamento israeliano che, al termine di un dibattito durato oltre 12 ore, ha approvato il ritorno alle urne. Con 74 voti a favore e 45 contrari, la Knesset ha fissato la prossima data per il 17 settembre.
Venti giorni dopo la data fissata per le elezioni, Netanyahu dovrà anche rispondere alle accuse di corruzione. Il pm israeliano è al centro di un caso giudiziario condotto dal procuratore generale Avichai Mandelblit che ha annunciato l’intenzione di volerlo incriminare per frode, abuso di fiducia e corruzione in tre diversi casi.
L’opposizione ha provato a evitare questa eventualità. Il partito Blu e Bianco dell’ex militare Benny Gantz sperava di essere chiamato a tentare di comporre un esecutivo, ma la mozione approvata dalla maggioranza ha eliminato questa opzione, preferendo invece nuove elezioni.
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