Stop di Google alle app per la compravendita di marijuana online
Google, a seguito di una revisione delle norme per gli sviluppatori, ha annunciato che metterà al bando tutte le applicazioni che permettono di acquistare e vendere online marijuana e prodotti derivati contenenti Tch. Gli sviluppatori avranno 30 giorni per adeguarsi a queste nuove linee guida, anche negli Stati dove la compravendita di questi prodotti è legale.
In una nota ufficiale, Google ha reso noto che all’interno delle app dovrà essere rimossa la possibilità di acquistare o prenotare o ricevere cannabis, cosicché l’acquisto possa avvenire completamente all’esterno dell’applicazione.
«Siamo entrati in contatto con molti sviluppatori – si legge in una nota ufficiale rilasciata dalla compagnia – e stiamo lavorando con loro per rispondere a qualsiasi domanda tecnica e aiutarli ad apportare le modifiche senza interrompere il servizio ai clienti».
Questo nuovo divieto, già applicato da diversi anni nel circuito Apple, risulta essere in linea con la tendenza di voler rendere più appropriata e adeguata per il pubblico più giovane la gamma di app presenti sul Play Store.
Inoltre, questa scelta si pone come un aggiornamento delle regole di Google, in cui si erano già messe al bando le applicazioni che facilitavano la vendita e il consumo di tabacco e alcool.
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